Brasile: nessuna condanna per i 300 reclusi uccisi in 3 anni

Scritto da in data Agosto 20, 2019

Uno studio pubblicato dal quotidiano Folha de S.Paulo mostra che per la maggioranza delle grandi sommosse carcerarie che hanno sconvolto il Brasile negli ultimi 3 anni non sono nemmeno state completate le indagini – come negli Stati di Roraima, Rondonia, Rio Grande do Norte e Parà.

I casi più avanzati, ricostruisce l’Ansa, in cui il processo è giunto in tribunale, sono a Tocantins e in Amazonas, ma ancora senza aver individuato alcun colpevole. Dall’ottobre 2016, le principali ribellioni svoltesi nel Paese sudamericano hanno ucciso quasi 300 prigionieri. L’episodio più recente è stato ad Altamira, nel Parà, con 62 morti.

Commissari di polizia e pubblici ministeri citano una serie di difficoltà nell’investigare, come il fatto che i reclusi non vogliono testimoniare contro gli altri con cui sono confinati, la distruzione delle prove e la difficoltà di sapere chi ha fatto cosa, per esempio. Uno dei luoghi diventati simbolo di questa violenza, il complesso penitenziario di Pedrinhas, nel Maranhao, deve ancora
affrontare il sovraffollamento e le rivalità tra le fazioni.

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