Elisa Casseri: “I quaderni di inQuiete”

Scritto da in data Dicembre 24, 2021

Perché le donne sono protagoniste solo in seconda serata? Perché si pensa che le donne parlino unicamente alle altre donne? Perché quando una donna ha una storia da raccontare deve sgomitare per farla venire alla luce? Valentina Barile su Radio Bullets con Elisa Casseri, scrittrice e drammaturga, e “I quaderni di inQuiete” (Fandango Libri).

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Diritti di tuttǝ

Elisa Casseri – ©Agnese Ermacora

Quanto ancora bisogna aspettare perché la parità di diritti sia sentita, radicata… diventi normale in una società civile? Cosa e come si può fare per accelerare il passo verso la civiltà? Elisa Casseri su Radio Bullets: «È difficile dire quanto ci vorrà perché siano rispettati i diritti di tutte e di tutti. Non so nemmeno se alcuni dei diritti che sentiamo come già acquisiti siano davvero al sicuro, credo che si debba continuare a combattere, e tra l’altro ne ho avuto misura in una recente esperienza, un esperimento che ho fatto, un viaggio sentimentale durante il quale ha intervistato novanta persone e ne ho poi fatto un libro che riuscirà a febbraio l’anno prossimo per Solferino. E durante questo viaggio mi sono resa conto di quanto ancora le questioni siano tutte quante aperte, quanto le persone siano ancora tutte inquiete, appunto su questi temi; molto spesso anche confuse e delle volte purtroppo anche molto, molto indietro, non solo sulla lotta per i propri diritti, ma anche sulla consapevolezza di quali siano questi diritti».

Diritti di tutte

“inQuiete” è il nome del festival realizzato da Associazione Mia e Libreria di donne Tuba, un festival di scrittrici, un evento realizzato dalle donne che si mettono in ascolto. Questo progetto pubblicato da Fandango raccoglie gli interventi dell’edizione 2020 del festival. Elisa Casseri: «Perché inquiete è una bella domanda. Nel senso che decontestualizzata dal Festival a cui ho avuto il piacere di essere invitata e di partecipare, quest’anno sembra un po’ la questione delle questioni perché siamo così turbate, agitate, mai dome, insoddisfatte perché siamo inquiete. Ecco, io credo che il perché di “Inquiete”, festival di scrittrici, della sua esistenza sia proprio questo: la possibilità di dare casa a quei turbamenti, a quelle agitazioni, a quelle voci femminili che cercano di raccontare la realtà dal proprio punto di vista, indomito ma peculiare, e quindi per questo necessario».

Voci

Qual è il ruolo dell’intellettualə, oggi, nella società? Quali sono i vuoti che non riesce o non può colmare per infinite ragioni? Elisa Casseri conclude su Radio Bullets: «Io non so se si può ancora parlare di ruolo dell’intellettualə, oggi, non sono capace di dire se la offerta e la domanda si equivalgano oppure si superano l’un l’altra o a che punto siamo con la necessità dell’intervento dell’intellettualə, penso che l’intellettualə artista, lo scrittore – tutte quante queste personalità – nel corso del tempo siano chiamate a fare la stessa cosa, ovvero a rispondere alla visione che hanno del mondo, come riescono a farlo attraverso le loro opere artistiche attraverso i saggi, attraverso tutta una serie di contributi che si spera possano sensibilizzare, problematizzare, denunciare, aiutare le persone a comprendere meglio la realtà».

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