Lgbtq+ e i diritti delle donne in Medio Oriente
Scritto da Radio Bullets in data Giugno 25, 2019
Più uomini che donne in Iraq dicono di essere stati molestati sessualmente, mentre solo il 6 per cento dei libanesi pensa che essere gay sia accettabile, e che gli arabi sono sempre meno religiosi, secondo un’indagine condotta in Medio Oriente.
Lo studio ad ampio raggio condotto dai ricercatori dell’università di Princenton, ha rilevato che sebbene si sostengano i diritti delle donne e che le donne leader siano in crescita, molte persone ritengono che gli uomini debbano avere l’ultima parola in materia di famiglia.
“Le opinioni riguardanti i diritti delle donne e del loro ruolo nella società stanno progredendo in modo non uniforme in Medio Oriente e nel nord Africa, afferma Aseel Alayli, di Arab Barometer, il network che ha condotto il sondaggio. “C’è poco accordo sul fatto che le donne debbano svolgere ruoli paritari nella vita pubblica o privata”.
Arab Barometer ha esaminato oltre 25 mila persone in 10 paesi e nei territori palestinesi per condurre lo studio che è stato commissionato dalla BBC News Arabic. I suoi risultati rivelano opinioni complesse e spesso contrastanti nella regione riguardo agli Lgbt+ e sui diritti delle donne.
La ricerca di mostra che gli atteggiamenti stanno cambiando, con giordani e marocchini più favorevoli all’istruzione universitaria per le donne, rispetto al 2006. Diversi governi del Golfo, tra cui l’Arabia Saudita hanno rifiutato il “pieno ed equo accesso”, al sondaggio, ha detto la BBC arabic News.
Il regno è stato a lungo un punto focale per i diritti delle donne nella regione ed è stato applaudito per aver revocato il divieto alle donne di guidare, l’unico posto al mondo ad averlo.
Ma l’ottimismo riguardo ai diritti delle donne è stato raffreddato dalla detenzione di importanti attiviste saudite che hanno promosso una campagna per porre fine al sistema di tutela in base alla quale le donne devono chiedere il permesso ad un parente maschio per lavorare e viaggiare.
Diritti Lgbt+
L’accettazione di essere omosessuale è bassa in tutto il Medio Oriente, dice lo studio, con un Algeria dove il 26 per cento ritiene accettabile essere gay, che rappresenta il paese più tollerante. In Giordania, i delitti d’onore – dove i parenti uccidono un membro della famiglia, in genere una donna che viene vista come rea di aver disonorato la famiglia – sono più accettabili dell’omosessualità, sempre secondo la ricerca.
“Molte persone in Medio Oriente credono che la propria sessualità possa essere cambiata e vorrebbe vedere gli omosessuali cambiare di conseguenza”, commenta alla Reuters Neela Ghoshal, ricercatrice senior sui diritti Lgbt+ per Human Rights Watch.
I leader religiosi e politici dovrebbero fare di più per parlare a sostegno dei diritti Lgbt+, dice Goshal, aggiungendo che gli attivisti Lgbt+ affrontano situazione particolarmente difficili nella regione.
Le relazioni Lgbt+ sono illegali in gran parte del Medio Oriente e nel Nord Africa, e gli omosessuali spesso rischiano multe, prigione e persino la morte, secondo HRW.
Un sondaggio condotto nel 2018 dalla Reuters Foundation ha visto Siria, Arabia Saudita e Yemen tra i 10 paesi più pericolosi per le donne.
Ti potrebbe interessare anche:
- Coronavirus in Tunisia, Uganda, Giappone
- Sport e transessualità, tra polemiche e soluzioni possibili
- Gabon, depenalizzata l’omosessualità
- Coronavirus, notizie 26 maggio: Ruanda e India
- L’Onu in Italia per esaminare la situazione dei diritti umani
- Il 25 novembre e le sorelle Mirabal
- Violenza sulle donne: Turchia e video Nixon. Notizie 2 marzo
- Coronavirus, gender e notizie di esteri
- Lo sciopero delle donne ai tempi del coronavirus
- Coronavirus, a Bogotà si esce a sessi alterni
E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta andando sul campo, potete sostenerci andando su Sostienici