Rap the joint! Progetto “Palcoscenico della legalità nelle carceri”, Airola

Scritto da in data Gennaio 20, 2021

a cura di Loretta Bondì e Silvia Vaccaro

Con un segmento di video rap e una canzone accennata, in questa puntata affrontiamo una realtà semi-sconosciuta, ovvero quella che riguarda i detenuti minorenni.

Secondo Antigone, associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale, al 15 gennaio 2020 i minori e i giovani adulti detenuti nei 17 Istituti di Pena per Minorenni italiani erano 375. Raramente le presenze sono scese sotto le 400 unità ma, altrettanto raramente, sono salite sopra le 500. Rispetto ad altri paesi, l’Italia ricorre alla detenzione in maniera residuale. In Francia e Germania, nel 2017, gli istituti di pena per minori ospitavano 794 persone; nel Regno Unito 895. In Italia 452.

Mentre le imputazioni per reati di vario tipo hanno registrato una flessione negli ultimi anni, a preoccupare è invece la crescita dei minori segnalati per associazione di tipo mafioso: erano 49 nel 2014, sono diventati 95 nel 2018.

Onda Lunga esplora oggi un’iniziativa che riguarda l’Istituto di Pena Airola, in Campania, che è parte del progetto “Palcoscenico della legalità nelle carceri”. Questo intervento è nato per iniziativa di Co2, Crisis Opportunity Onlus, e del rapper campano Lucariello, al secolo Luca Caiazzo. Ce lo raccontano Giulia Agostini, presidente di Co2 e Lucariello stesso.

Il progetto “Palcoscenico della legalità nelle carceri”, tra l’altro, include l’uso del linguaggio e delle tecniche teatrali come strumenti per imparare il lavoro di squadra e per sviluppare le capacità di relazione e personali dei ragazzi coinvolti.

Annovera, tra le molte altre iniziative, lo spettacolo teatrale “Aspettando il tempo che passa”, scritto con i ragazzi detenuti e prodotto in collaborazione con il Nest-Napoli Est Teatro di San Giovanni a Teduccio, il documentario “Dieci storie proprio così”, vincitore dei Nastri d’Argento 2017 e co-prodotto da Rai Cinema e J movie, nonché il video rap con la guida e la voce di Lucariello, elaborato dai ragazzi di Airola attraverso i testi delle lettere dal carcere che inviano ai loro cari.

Giulia e Lucariello ci parlano di come è nata la loro partnership e le sfide che hanno dovuto affrontare. Descrivono il loro rapporto con i ragazzi e le metodologie di collaborazione. Evidenziano come il sistema non sappia offrire alternative ai ragazzi che escono dalla detenzione e come sia importante riformarlo.

Concludiamo con una strofa da un pezzo rap di Lucariello.

In copertina immagine commons da Pixy.org

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