Cambieremo prima dell’alba

Scritto da in data Gennaio 2, 2021

Voler vivere un’altra vita, voler essere un’altra persona non è sempre la scelta giusta. Cambieremo prima dell’alba è l’ultimo romanzo di Clara Sánchez, scrittrice spagnola amata in Italia e nel mondo, tradotto da Enrica Budetta per Garzanti. Valentina Barile ne parla su Radio Bullets con l’autrice, doppiata da Barbara Schiavulli.

Illustrazione in copertina – ©Max Ramezzana

Ascolta il podcast

Desideri…

Vi è mai capitato di desiderare? Sempre. Chi non desidera, non vive. L’origine della parola desiderio è una delle più belle e affascinanti che si possa incontrare attraverso lo studio dell’etimologia. Deriva dal latino e risulta composta dalla preposizione de − che in latino ha sempre un’accezione negativa − e dal termine sidus che significa, letteralmente, stella. Desiderare significa, quindi, mancanza di stelle, nel senso di avvertire la mancanza delle stelle, di quei buoni presagi, dei buoni auspici. Così, per estensione, questo verbo rappresenta un sentimento di ricerca appassionata.

È il desiderio che muove i personaggi di Clara Sánchez nel suo romanzo Cambieremo prima dell’alba. Per noi, oggi, su Radio Bullets: «Amina, come Sonia, desidera ciò che non ha; la prima, Amina, vive una vita benestante, Sonia una vita precaria. Però entrambe, in fondo, desiderano l’amore, desiderano la libertà. E succede che dopo una grande avventura vissuta male, sia Amina sia Sonia si rendono conto che la libertà ha un prezzo, la libertà è una conquista, e che molto spesso per essere libere bisogna anche conoscere la solitudine».

Il desiderio muove le nostre vite, le strade che percorriamo, le direzioni che cambiamo. Le persone che incontriamo, funzionano per noi come un promemoria delle cose che non abbiamo, che a noi mancano, e per questa ragione, secondo teorie psicanalitiche, ci imbattiamo in una persona piuttosto che in un’altra.

… e realtà!

«Eravamo due ragazze a bordo di una macchina scalcagnata che andava verso la spiaggia attraversando l’odore di catrame e la caligine di caldo che decomponeva le auto che ci precedevano in fari e pezzi tremanti di carrozzeria. Non volevo correre rischi con un’altra notizia scomoda alla radio e così misi una cassetta da autogrill dei Camela, che doveva stare in quella macchina da vent’anni e il cui proprietario poteva anche essere morto. In qualche modo volevo essere la guida turistica che mostrava ad Amina le meraviglie del mio mondo. E come chiunque mostri la propria casa, il proprio paese o il paesaggio che più gli piace, nascondevo le cose brutte. In fondo stavo ratificando la sua decisione: questo era il bello. Lei mise i piedi sul cruscotto e io spinsi il piede sull’acceleratore. Ogni giorno ero più ardita o disattenta, mi stavo facendo contagiare dalla voglia di libertà di Amina».Cambieremo prima dell’alba, Clara Sánchez (Garzanti).

Due donne, due esistenze che si intrecciano fino a viversi a vicenda, l’una la vita dell’altra. Un gioco divertente, all’inizio, che prende una forma scottante e pericolosa se non si arresta.

Clara Sánchez, ai microfoni di Radio Bullets: «Cambieremo prima dell’alba nasce dall’idea di immedesimarsi in un’altra persona, come accade a Sonia e Amina in questo romanzo. Questo cambio di vesti funziona molto bene tra Sonia e Amina, due donne, perché a entrambe accade di non poter decidere della propria vita per molto tempo. Il problema non è omettere o considerare male l’età delle due donne, quanto porre attenzione sulla difficoltà di poter decidere. Sonia, a causa della precarietà, non ha potuto prendere decisioni, e quando si ritrova in una situazione estrema si rende conto che è arrivato il momento di scegliere. Non è diversa la situazione di Amina. Entrambe si specchiano nella personalità dell’altra».

Voler vivere un’altra vita, voler essere un’altra persona non è sempre la scelta giusta perché i desideri vogliono la cura di essere conquistati. Il desiderio è tale se c’è una strada per raggiungerlo. Cambieremo prima dell’alba è un tracciato di sensi, di sogni che hanno bisogno di essere desiderati e vissuti con tutto il dolore che serve.

Ascolta/leggi anche:


[There are no radio stations in the database]