Quinta pillola: Sirene che combattono

Scritto da in data Gennaio 22, 2021

A cura di Alessandra Chiricosta e Sara Pollice

Tra le molte abilità delle sirene, ne scopriamo in questa pillola una inattesa: l’abilità combattente. La visione tradizionale ci ha riconsegnato figure pericolose, la cui capacità di lottare si manifesta in modi subdoli, ingannevoli.

Le sirene irretiscono con il loro fascino “femminile” e combattono da “mostri”, tracciando un legame tra queste due definizioni. Lottano per divorare, non sono mosse da alcuna causa se non la soddisfazione dei propri crudeli intenti.

Sono sottratte, insomma, a quella visione del conflitto come nobilitante che è invece assegnata agli eroi del patriarcato, così come accade a tutte quelle corpo-realtà che non coincidono col maschio bianco etereosessuale. Continuando il nostro giro per i sette mari, incontriamo invece sirene che fanno del combattimento la loro cifra, che non solo lottano per cause giuste, ma che riformulano con autodeterminazione i criteri stessi della giustizia.

Così la thailandese Suvannamaccha, racconta il Ramayana, tiene testa al nume delle arti marziali, il dio scimmia bianca Hanuman, per poi allearsi con lui nella liberazione di Sita contravvenendo alle leggi del patriarcato. Mentre la splendida Syrenka, armata di scudo e spada, diviene la protettrice e il simbolo di Varsavia scrivendo con la sua abilità combattente un destino molto diverso da quello della sua più nota sorella di Copenhagen.

E che la forza di Syrenka aiuti e sostenga le femministe polacche, che in questo periodo stanno combattendo contro l’ennesimo attacco dei patriarcati ai loro corpi e alla loro libertà.

In copertina The monument of Warsaw’s Syrenka, Old Town, Warsaw, Poland da Wikipedia

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