1 febbraio 2022 – Notiziario in genere – Speciale sport
Scritto da Alice Corte in data Febbraio 1, 2022
Premier League. Nella maggiore serie britannica c’è un problema di violenza sulle donne. Iran. Le donne tornano allo stadio. Stati Uniti. Trump promette che negherà alle donne trans di praticare sport nelle categorie femminili se rieletto.
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Premier League
Non solo Ronaldo. Dopo il campione accusato di violenza sessuale alcuni anni fa, stanno scoppiando diversi scandali che riguardano personalità del calcio inglese. L’ultimo ad essere coinvolto è Mason Greenwood, attaccante del Manchester United, che segue l’allenatore Ryan Giggs, e Benjamin Mendy, difensore del Manchester City. L’accusa per Greenwood viene da Harriet Robson, che lo accusa di stupro, pubblicazione non consensuale di audio e che ha postato foto e video in cui si testimoniano le violenze. Intanto la squadra ha preso le distanze, dicendo che non avrebbe più permesso al calciatore di partecipare agli allenamenti, mentre la Nike ha cancellato il suo contratto. Benjamin Mendy, giocatore del City, è invece stato già in prigione, poi rilasciato su cauzione, per le accuse di stupro che gli sono state mosse da ben cinque persone. Ryan Giggs, rimosso dal suo ruolo di allenatore del Galles, avrebbe invece perpetrato violenze contro la compagna e di aver attaccato la sorella. E questo sembrerebbe solo l’apice di un iceberg: anche un giocatore dell’Everton è stato recentemente arrestato, con l’accusa di pedofilia, e le violenze contro le donne crescerebbero anche nelle case, soprattutto quando la nazionale perde (come testimoniato dal 90% di vittime di violenza domestica durante la finale degli Europei, nonché da uno studio dell’Università di Lancaster del 2013).
Iran
Sono state accettate in 2mila, per vedere il match che ha assicurato all’Iran la partecipazione ai mondiali del 2022 in Qatar. Insieme agli 8mila uomini presenti, le donne hanno potuto rivedere, senza restrizioni o sotterfugi, una partita di calcio, in cui l’unico goal della punta Mehdi Taremi ha permesso il passaggio al torneo mondiale. La partecipazione, non solo femminile, era stata messa in discussione fino all’ultimo per le restrizioni dovute alla pandemia, alla fine è stato concesso l’ingresso a chi avesse almeno due dosi di vaccino. Gli stadi erano stati proibiti alle donne dal 1981 quando, in seguito alla rivoluzione islamica, erano stati reputati pericolosi per la virtù delle donne. Giovedì scorso le stesse hanno potuto assistere alla partita da spalti separati, cui hanno avuto accesso da un ingresso specifico, e con una squadra di soccorso al femminile. Le nuove norme, comunque, non possono cancellare la morte di Sahar Khodayari, ventinovenne che si era data fuoco nel 2019 in seguito alla condanna per aver tentato l’ingresso allo stadio vestita da uomo.
Per approfondire il tema del passato divieto: “Baffi e parrucche. Vivere lo sport in Iran“, Zapruder 48.
Stati Uniti
“Ridicoli”. Così l’ex presidente Trump, parlando degli “uomini” che partecipano alle competizioni femminili, riferendosi alle donne trans. Ha poi criticato la nuotatrice trans dell’Università della Pennsylvania, Lia Thomas, che dopo aver superato diversi record è stata oggetto di un dibattito su sport e transessualità. Ha poi menzionatoi una sollevatrice di peso trans, ignota, che avrebbe invece superato dei record nella disciplina. Trump aveva già criticato squadre inclusive e sono 30 gli Stati che, lo scorso anno, hanno proposto leggi che escludano persone non binarie dalle competizioni. Nell’ambito di un vivace dibattito, che non sempre vede le persone trans ben accette nella partecipazione allo sport dalla popolazione, le uscite dell’ex presidente statunitense sembrano però solo un modo per accattivarsi simpatie elettorali.
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