18 novembre 2020 – Notiziario

Scritto da in data Novembre 18, 2020

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  • Uno studente siberiano si arrampica su un albero per poter avere internet e seguire le lezioni online (copertina).
  • L’autorità palestinese riallaccia la cooperazione con Israele.
  • Yemen: i sauditi offrono un condizionato “cessate il fuoco” agli Houthi.
  • Israele conferma di aver lanciato attacchi aerei sulla Siria.
  • Australia: le signore esaminate intimamente all’aeroporto del Qatar pronte a intraprendere un’azione legale, non avendo ricevuto le scuse né dal governo né dalla compagnia aerea.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Yemen

L’Arabia Saudita sta cercando di fare alcuni progressi in Yemen e ha deciso di approvare un “cessate il fuoco” sostenuto dalle Nazioni Unite se gli Houthi acconsentiranno alla creazione di una zona cuscinetto al confine tra Yemen e Arabia Saudita. Lo Yemen e i sauditi hanno combattuto lungo il confine per anni e non sorprende che i sauditi vogliano almeno escludere altri combattimenti come parte del processo di pace. Potrebbe essere necessario farlo in fretta, dal momento che l’amministrazione Trump sta pianificando di dichiarare gli Houthi “terroristi” perché hanno legami con l’Iran, e una volta che lo farà proibirà virtualmente ulteriori colloqui di pace in futuro.
Sarebbe una mossa negativa per gli Stati Uniti, visto che a questo punto i sauditi sembrano intenzionati a voler concludere questa guerra e la diplomazia rappresenta l’unico modo per farlo. Per gli Stati Uniti sarebbe solo un’altra mossa anti-Iran che complicherebbe notevolmente la situazione nella regione.

Israele e Palestina

L’Autorità Palestinese (AP) ha annunciato ieri che riallaccerà i legami con Israele, rinnovando la cooperazione civile e di sicurezza dopo uno stallo di sei mesi che ha impedito che milioni di entrate fiscali raggiungessero i palestinesi a corto di denaro.
Hussein al-Sheikh, ministro degli Affari civili dell’Autorità Palestinese, ha twittato martedì che «i rapporti con Israele torneranno a com’erano» e che i palestinesi hanno ricevuto promesse scritte e verbali da Israele che si atterrà agli accordi precedenti. A maggio il presidente palestinese Mahmoud Abbas aveva posto fine alla cooperazione civile e di sicurezza con Israele a causa della decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu di annettersi ampie porzioni della Cisgiordania, un’area che i palestinesi ritengono parte del loro futuro stato indipendente. Quei piani sono ora sospesi come parte degli accordi di normalizzazione di Israele con Emirati Arabi Uniti e Bahrein.
Un calo degli aiuti dei donatori stranieri nel pieno della pandemia, ha accelerato la crisi dei finanziamenti all’Autorità Palestinese, con l’allarme lanciato dalla Banca Mondiale a giugno secondo la quale l’economia palestinese potrebbe contrarsi fino all’11% nel 2020. Anche le entrate locali sono diminuite poiché le restrizioni portate dal coronavirus hanno costretto le imprese a chiudere e le persone a rimanere a casa. La reazione di Hamas alla decisione dell’Autorità Palestinese è stata di rabbia.

L’esercito israeliano ha confermato di aver lanciato attacchi aerei contro l’esercito siriano e la forza iraniana Quds in Siria, oggi, dopo che ordigni esplosivi sono stati installati sulle alture del Golan controllata da Israele. In una dichiarazione, l’esercito israeliano ha detto che i suoi aerei hanno colpito strutture di stoccaggio, complessi militari e batterie di missili terra-aria siriani. L’agenzia di stampa statale siriana ha riferito che tre militari sono stati uccisi e uno è rimasto ferito in un’aggressione israeliana verso Damasco. «La presenza di IED (ordigni) trovati ieri è un’ulteriore prova evidente del trinceramento iraniano in Siria», afferma una dichiarazione dell’Idf − l’esercito israeliano − aggiungendo che Israele ritiene il governo siriano responsabile di tutte le azioni perpetrate in Siria. Israele ha lanciato centinaia di attacchi contro obiettivi militari collegati all’Iran in Siria nel corso degli anni, ma raramente riconosce o parla di tali operazioni. Israele ha conquistato le alture del Golan strappandole alla Siria nella guerra del 1967 e in seguito le ha annesse con un’azione non riconosciuta a livello internazionale. Israele vede l’Iran come la sua più grande minaccia e afferma che non tollererà l’istituzione di una presenza militare iraniana permanente in Siria, specialmente vicino ai suoi confini. L’Iran è un alleato chiave del presidente siriano Bashar Assad nella guerra civile del Paese e ha inviato consiglieri militari e milizie alleate per aiutare le sue forze. La forza Quds è stata determinante nel dirigere la milizia che ha combattuto per conto di Assad durante la guerra civile siriana.

Etiopia

Il premier dell’Etiopia, Abiy Ahmed Ali, ha detto che l’offensiva militare nella regione autonoma del Tigray, che ha già provocato centinaia di morti e la fuga di circa 25.000 civili riparati nel vicino Sudan, entra nei prossimi giorni nella sua “fase finale”. L’operazione militare dell’esercito federale è stata lanciata il 4 novembre dopo un crescendo di tensione e di scontri con le forze che fanno capo al partito separatista Fronte di liberazione del popolo tigrino (Tplf).

Somalia: attentatore suicida in un ristorante, 5 morti e 10 feriti a Mogadiscio, 2 delle vittime erano agenti di polizia

Bosnia

La polizia bosniaca ha arrestato un ex poliziotto serbo accusato di aver preso parte all’uccisione di 51 civili croati e bosniaci nella Bosnia-Erzegovina nordoccidentale all’inizio della guerra negli anni Novanta, ha riferito l’ufficio del procuratore di Stato. Venticinque anni dopo che gli accordi di pace di Dayton, sponsorizzati dagli Stati Uniti, hanno posto fine alla guerra tra serbi bosniaci, croati e bosniaci (musulmani bosniaci), in cui furono uccise circa 100.000 persone, molti sospetti criminali di guerra sono ancora latitanti nel paese etnicamente diviso.
Dusan Culibrk, 50 anni, è accusato di aver preso parte all’uccisione di 44 civili bosniaci e croati trasferiti nel luglio 1992 per essere scambiati con serbi dal famigerato campo di Omarska, dove erano detenuti illegalmente. Culibrk, che era un membro delle forze di polizia di riserva gestite dai serbi nella città di Bosanska Krupa, insieme ad altri hanno portato il gruppo sul luogo della fossa di Lisac e gli hanno sparato, ha detto l’accusa ieri. I resti delle vittime sono stati ritrovati e riesumati dalla fossa nel 2000 quando sono stati anche identificati. Culibrk è anche accusato di aver intercettato un gruppo di sette civili bosniaci di Prijedor diretti alla città occidentale di Bihac e di averli uccisi. I loro resti sono stati trovati anch’essi nella fossa comune del Lisac, ha detto l’accusa.
Culibrk è indagato per crimini di guerra contro civili, così come Milorad Kotur di Bosanska Krupa, che è stato interrogato in Serbia dove risiede attualmente, secondo l’accusa. Omarska era uno dei quattro campi di detenzione gestiti dai serbi nella zona settentrionale di Prijedor − in cui circa 7.000 bosniaci e croati furono detenuti e torturati e con centinaia di morti − come parte dell’operazione serba per “ripulire etnicamente” le aree destinate al loro stato serbo esclusivo. Decine di migliaia di bosniaci furono perseguitati nella zona di Prijedor e migliaia trovati in fosse comuni dopo la fine della guerra. Mancano ancora diverse migliaia di persone all’appello.

Coronavirus: corteo a Praga contro le misure restrittive. In Francia sono raddoppiati i casi di depressione dovuti al virus. In Austria lockdown totale. A Gaza sale la preoccupazione, 500 casi in 24 ore. Aumentano anche in Israele.

Nagorno-Karabakh

L’Azerbaijan non accetterà la possibilità di uno status speciale del Nagorno-Karabakh, ha detto il presidente azero Ilham Aliyev. «C’è un solo Azerbaijan, multinazionale e multi-confessionale. Ci sono i cittadini dell’Azerbaijan, provenienti da vari popoli e religioni che vivono in pace e in buoni rapporti. Il popolo armeno vivrà nelle stesse condizioni», ha detto Aliyev, come riporta Interfax, durante la sua visita nella regione di Fizuli.

Russia

Lo studente Alexei Dudoladov ha fatto di tutto per poter frequentare le lezioni online, finendo per arrampicarsi su una betulla nel suo remoto villaggio siberiano ogni volta che ha avuto bisogno di una connessione Internet. Il ventunenne, popolare blogger e studente dell’Istituto di trasporto idrico di Omsk, situato a 2.225 chilometri a est di Mosca, ha attirato l’attenzione delle autorità chiedendo una migliore copertura Internet dalla cima di una betulla innevata. Nella sua richiesta − visualizzata 1,9 milioni di volte su TikTok e più di 56.000 volte su Instagram dalla scorsa settimana − Dudoladov spiega al governatore regionale Alexander Burkov che la sua rete Internet di casa non è abbastanza forte per connettersi alle sue lezioni online e che è stato costretto a presentarsi con una soluzione creativa.
«Devo andare nella foresta a 300 metri dal villaggio e arrampicarmi su una betulla alta otto metri… e accedo a  Zoom per parlare con i professori e dimostrare che non sto saltando le lezioni senza motivo», ha detto. Le autorità di diverse regioni russe, inclusa Mosca, hanno spostato gli studenti universitari alle lezioni online per contrastare un’ondata di casi di coronavirus. Circa l’80% dei russi utilizza regolarmente Internet, ma la copertura in alcune regioni remote può essere frammentaria o inesistente.

Stati Uniti

Chris Kreb, responsabile per la cybersicurezza, ha definito le elezioni americane le più sicure della storia. Trump lo ha subito licenziato dicendo che i suoi commenti sono stati inaccurati, in quanto ci sono state frodi.

Il segretario alla difesa americano Cristopher Miller ha annunciato ufficialmente il ritiro di migliaia di soldati americani dall’Afghanistan e dall’Iraq entro il 15 gennaio. Resteranno in entrambi i paesi non più di 2.500 soldati.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha deciso di abbandonare il caso di traffico di droga e riciclaggio di denaro che ha coinvolto l’ex segretario alla Difesa messicano Salvador Cienfuegos, ha detto ieri il procuratore generale William Barr, come si legge su Time. Barr ha detto che il dipartimento abbandonerà il caso in modo che Cienfuegos «possa essere indagato e, se colpevole, incriminato ai sensi della legge messicana». Di fatto i procuratori hanno affermato che le delicate considerazioni di politica estera hanno superato l’interesse di portare avanti il caso. Cienfuegos, accusato presso il tribunale federale di Brooklyn, è stato arrestato a Los Angeles il mese scorso. Cienfuegos, un generale che ha guidato l’esercito messicano per sei anni sotto il presidente Enrique Peña Nieto, è stato l’ex funzionario di gabinetto messicano di più alto rango arrestato da quando il massimo funzionario della sicurezza Genaro Garcia Luna è stato arrestato in Texas nel 2019.

La tempesta Iota si indebolisce in America Centrale dopo aver causato devastazioni e inondazioni torrenziali. Almeno nove persone sono morte.

Brasile

Il presidente, Jair Bolsonaro, ha comunicato che sta preparando una denuncia contro paesi stranieri, tra cui alcuni dell’Unione Europea, che acquistano legname frutto del disboscamento illegale in Amazzonia. «Nei prossimi giorni riveleremo i nomi dei paesi che importano legname illegale dall’Amazzonia. Alcuni di loro sono i critici più severi del mio governo nei confronti della regione amazzonica: penso che dopo questa dimostrazione tale pratica diminuirà molto», ha detto il capo dello Stato intervenendo al vertice dei leader dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), tenutosi virtualmente.

Thailandia: lacrimogeni contro i manifestanti che avevano circondato l’edificio del parlamento. Almeno 40 perone sono rimaste ferite.

Corea del Nord

Il mezzo nipote del leader nordcoreano Kim Jong-un è stato preso in custodia dalla CIA, ma non si sa dove si trovi. Kim Han-sol è stato portato in un luogo segreto dopo un incontro con gli agenti della CIA, ha riferito The New Yorker. Kim sarebbe dovuto arrivare all’aeroporto di Schiphol, fuori Amsterdam, nel 2017, ma è scomparso durante il viaggio accompagnato da un agente della CIA. Kim è il figlio di Kim Jong-nam, l’uomo assassinato il 13 febbraio 2017 in un aeroporto della Malesia.

Giappone / Cina

Il Giappone sta osservando attentamente e con grande preoccupazione la situazione dei diritti umani nella regione cinese dello Xinjiang in Cina, ha detto oggi il principale portavoce del governo. «Il Giappone crede che sia importante che la libertà, il rispetto dei diritti umani fondamentali e lo stato di diritto, che sono universali nella comunità internazionale, siano garantiti anche in Cina», ha detto in una conferenza stampa Katsunobu Kato, il segretario capo del gabinetto.
Le Nazioni Unite stimano che più di un milione di musulmani siano stati detenuti nello Xinjiang, dove gli attivisti affermano che sono in corso crimini contro l’umanità e genocidio. La Cina ha negato qualsiasi abuso, affermando che i campi forniscono formazione professionale e aiutano a combattere l’estremismo.

Australia

Le signore che sono state allontanate da un volo Qatar Airways e sottoposte a una visita medica intima, scatenando l’indignazione internazionale il mese scorso, non hanno ricevuto scuse individuali né sono state contattate direttamente dalla compagnia aerea. I passeggeri del volo, partito da Doha per Sydney il 2 ottobre, hanno detto a Guardian Australia che non ci sono stati contatti diretti con loro né da parte di Qatar Airways, né da parte del governo del Qatar nelle sei settimane successive all’incidente. Nonostante alcuni passeggeri abbiano presentato un reclamo formale al Dipartimento australiano degli Affari Esteri e del Commercio (DFAT) e alla polizia federale australiana (AFP) entro 24 ore dall’arrivo. Inoltre non è stato offerto alcun risarcimento per l’evento traumatico. Le autorità del Qatar hanno affermato che il personale dell’aeroporto internazionale di Doha ha violato la procedura standard richiedendo a 18 donne, tra cui 13 cittadine australiane, di sbarcare dall’aereo e seguire il personale di sicurezza in un’area privata dell’aeroporto, dove sono state raggruppate in ambulanze e sottoposte a esami intimi per vedere se avevano partorito da poco, visto che era stato trovato un neonato abbandonato in un bidone della spazzatura.

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