25 febbraio 2021 – Notiziario

Scritto da in data Febbraio 25, 2021

Ascolta il notiziario

  • Venezuela: espulsa l’ambasciatrice dell’Unione Europea (copertina).
  • In uscita il rapporto dell’intelligence USA sull’omicidio del giornalista saudita Khashoggi.
  • Il premier israeliano chiede a Biden di non togliere le sanzioni contro la Corte Penale Internazionale.
  • Da nove mesi in carcere un turista francese in Iran.
  • Il Ghana è il primo paese a ricevere il vaccino del programma COVAX
  • Tanzania invasa dalle locuste.
  • In Bangladesh cominciata la vaccinazione delle lavoratrici del sesso più anziane nel più grande bordello del mondo.
  • La Cina sconfigge l’estrema povertà.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Arabia Saudita

Una versione declassificata di un rapporto dell’intelligence statunitense, che dovrebbe essere rilasciato giovedì, afferma che il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha approvato l’omicidio del 2018 del giornalista Jamal Khashoggi, scrive Reuters citando quattro funzionari statunitensi che hanno familiarità con la questione. I funzionari hanno dichiarato che il rapporto, del quale la CIA è il principale contributore, ha valutato che il principe ereditario abbia approvato e probabilmente ordinato l’omicidio di Khashoggi, che in un articolo di The Washington Post criticava le politiche del principe ereditario. Khashoggi è stato ucciso e smembrato presso il consolato del regno a Istanbul nell’ottobre 2018.

Nessuna giustizia per Khashoggi

L’Arabia Saudita ha ammesso che Khashoggi era stato ucciso dopo essere entrato nel consolato saudita a Istanbul, dopo aver inizialmente negato le affermazioni turche che fosse stato assassinato. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto ai giornalisti ieri di aver letto il rapporto e di aspettarsi di parlare presto per telefono con il re dell’Arabia Saudita Salman, 85 anni, padre del principe ereditario, 35enne sovrano di fatto del paese. Il rilascio del rapporto fa parte della politica di Biden per riallineare i legami con Riyadh. L’ex presidente Donald Trump era più amichevole con i sauditi. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha detto ai giornalisti che Biden avrebbe comunicato solo con il re saudita e che il rapporto Khashoggi declassificato è pronto per essere diffuso presto.
L’omicidio di Khashoggi ha provocato tensioni tra i legislatori e la Casa Bianca. Trump aveva ribadito il suo sostegno all’Arabia Saudita, nonostante l’omicidio di Khashoggi, insistendo che l’alleanza USA-Arabia Saudita fosse vantaggiosa non solo per gli interessi americani, ma anche per quelli di Israele. I legislatori americani di entrambe le parti, nel frattempo, hanno chiesto una forte risposta degli Stati Uniti rispetto all’omicidio di Khashoggi.

Iran

L’Iran ha detenuto un turista francese per nove mesi e ai suoi avvocati è stato negato di vedere il cliente, ha detto mercoledì a Reuters uno degli avvocati, Saeid Dehghan. L’arresto arriva in un momento delicato in cui gli Stati Uniti e le diplomazie europee coinvolte nell’accordo nucleare iraniano del 2015 stanno cercando di ripristinare il patto abbandonato nel 2018 dall’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
«Si chiama Benjamin ed è detenuto nella prigione di Vakilabad, nella città di Mashhad. È stato arrestato nove mesi fa e deve affrontare accuse contraddittorie e false», ha detto il signor Dehghan, che ha rifiutato di fornire il nome completo del turista francese. Una persona vicina alla famiglia ha riferito a Reuters che il 35enne è stato arrestato dopo aver pilotato un drone nel deserto vicino al confine Turkmenistan-Iran. I funzionari francesi e la sua famiglia avevano finora cercato di mantenere segrete le informazioni a causa delle controversie in corso nella regione, temendo che potessero danneggiare potenziali negoziati. Il ministero degli Esteri francese ha confermato che un cittadino francese era detenuto in Iran, aggiungendo che stava monitorando la situazione. Ha riferito che il cittadino francese ha beneficiato della protezione consolare e che i funzionari dell’ambasciata sono stati in regolare contatto con lui. La persona vicina alla famiglia ha detto che Benjamin, che lavora nel settore degli eventi, si era recato in Iran con un furgone dalla Francia. È in buona salute ed è stato in contatto con la famiglia tre volte dal suo arresto lo scorso maggio, di cui due nelle ultime settimane. Le guardie rivoluzionarie d’élite iraniane hanno arrestato dozzine di cittadini con doppia cittadinanza e stranieri, negli ultimi anni, principalmente con accuse di spionaggio, tra cui l’accademico franco-iraniano Fariba Adelkhah che Teheran ha condannato a sei anni di carcere nel maggio 2020 per accuse relative alla sicurezza.

Turchia

La Turchia è pronta ad annunciare un piano per i diritti umani la prossima settimana, ha detto ieri il presidente Recep Tayyip Erdoğan, nell’ambito delle riforme che si concentreranno sulle libertà, il diritto alla sicurezza, a un equo processo e alla libertà di parola. Il piano d’azione per i diritti umani sarà annunciato martedì, secondo quanto afferma dal quotidiano Birgün. Il piano è stato preparato «in linea con le aspettative di tutti i segmenti della società», ha detto Erdoğan, aggiungendo che il pacchetto di riforme economiche che seguirà «dimostrerà ancora una volta il desiderio del governo per la crescita economica della Turchia».
Le osservazioni del presidente turco arrivano a seguito del voto di novembre per una lista di riforme giudiziarie ed economiche. La Turchia, sotto il controllo da 18 anni di Erdoğan, è stata condannata dal gruppo per i diritti umani per il rapido deterioramento degli stessi nel paese, con decine di migliaia di persone incarcerate, tra cui importanti legislatori e rappresentanti della società civile come parte di un giro di vite in corso sul dissenso. La promessa di  riforme economiche  per contribuire a stabilizzare la lira e attirare investimenti esteri è arrivata dopo che la lira turca è scesa a minimi record rispetto al dollaro e l’inflazione è aumentata, costringendo la banca centrale ad aumentare sostanzialmente i tassi di interesse.

Israele e Palestina

Ieri il parlamento israeliano ha approvato una legge che consente al governo di condividere le identità delle persone non vaccinate contro il coronavirus con altre autorità, sollevando preoccupazioni sulla privacy per coloro che rinunciano all’inoculazione. Il provvedimento, approvato con 30 voti favorevoli e 13 contrari, conferisce alle amministrazioni locali, al direttore generale del ministero dell’Istruzione e ad alcuni al ministero del welfare il diritto di ricevere nomi, indirizzi e numeri di telefono dei cittadini non vaccinati. Man mano che si esce dal lockdown Israele sta limitando alcuni servizi, compreso l’accesso alle palestre e ai pasti al coperto, concesso solo ai vaccinati dando un cosiddetto pass verde a chi è stato vaccinato.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe chiesto al presidente Joe Biden di mantenere le sanzioni imposte dall’amministrazione Trump alla Corte Penale Internazionale. Nella loro prima conversazione telefonica da quando Biden è entrato in carica, Netanyahu ha presentato la richiesta come tentativo di fermare una potenziale indagine sui crimini di guerra contro Israele, scrive Axios ieri. L’amministrazione Trump ha imposto sanzioni lo scorso settembre contro i funzionari della Corte Penale Internazionale − tra questi il procuratore Fatou Bensouda − dopo che la corte aveva scelto di proseguire un’indagine sulla guerra in Afghanistan che coinvolgerebbe le truppe statunitensi e la CIA. I funzionari israeliani sono preoccupati che la rimozione delle sanzioni indurrebbe il pubblico ministero a vederlo come un segno che gli Stati Uniti non sono contrari alle indagini sui crimini di guerra. Temevano anche che un’indagine potesse portare a mandati di arresto internazionali contro funzionari israeliani e ufficiali militari e potesse potenziare le campagne BDS contro Israele. Il movimento BDS è un movimento guidato dai palestinesi che promuove boicottaggi, disinvestimenti e sanzioni economiche contro Israele.
I giudici della CPI hanno aperto la strada a una potenziale indagine sui crimini di guerra il mese scorso, quando hanno stabilito che la corte aveva giurisdizione in Cisgiordania e Gaza, riconoscendo di fatto la Palestina. Israele ha quindi chiesto a dozzine di alleati di inviare un “messaggio discreto” per sollecitare Bensouda a non andare avanti con l’indagine.

CPI: una decisione storica

Algeria

Il noto giornalista algerino Khaled Drareni, rilasciato dopo quasi un anno di prigione a seguito di una grazia presidenziale, ha promesso di continuare la lotta per la libertà di stampa «sacra e intoccabile». Un’enorme folla di sostenitori ha salutato Drareni, corrispondente di TV5 Monde in lingua francese e responsabile della libertà di stampa Reporter Senza Frontiere (RSF), quando è uscito dalla prigione di Kolea a ovest di Algeri venerdì scorso. L’ex presentatore televisivo e fondatore del sito di notizie online Casbah Tribune era diventato un simbolo della lotta per la libertà di stampa e di espressione in Algeria, in un momento in cui le autorità hanno represso il dissenso arrestando e perseguendo attivisti, esponenti dell’opposizione, giornalisti e utenti dei social media. «Spero che il mio tempo in prigione contribuisca a rafforzare la libertà di stampa in Algeria e a renderla una libertà sacra e intoccabile», ha detto Drareni ad AFP, dalla sua casa di famiglia nella capitale Algeri.

Il 40enne è apparso rilassato e sorridente, un miglioramento rispetto al suo aspetto scarno a settembre durante il processo. «Sto molto bene, in buona salute, felice di rivedere la mia famiglia», ha detto. «La prigione è durata un po’ più del previsto, ma sono molto contento di essere fuori», ha aggiunto. «I giornalisti non meritano di andare in prigione».

Tanzania

Enormi sciami di locuste del deserto hanno invaso la regione del Kilimanjaro settentrionale, oscurando gli orizzonti e causando il panico tra gli agricoltori che temono la distruzione dei loro raccolti. Onesmo Biswelu, un commissario distrettuale, ha detto che sciami di locuste stanno invadendo piantagioni su larga scala nel quartiere di Ngare Nairobi nel distretto di Siha da martedì sera. Il governo ha rapidamente dispiegato aerei speciali per spruzzare pesticidi nelle aree colpite, ha aggiunto.

Enormi sciami di locuste del deserto, che si ritiene siano stati innescati dal cambiamento climatico, hanno distrutto i raccolti in zone dell’Africa orientale e settentrionale nell’ultimo anno. L’anno scorso il Kenya ha visto la peggiore epidemia di locuste del deserto della storia. Milioni di insetti sciamarono nella nazione dell’Africa orientale, distruggendo i terreni agricoli e minacciando il paese con una fame devastante.

Congo

Un comunicato della presidenza della Rdc, annunciando una decisione presa in una riunione tenuta ieri sotto la guida del capo di Stato Felix Tshisekedi, ha dichiarato che tutti i diplomatici presenti sul territorio nazionale congolese «sono obbligati a segnalare al governo qualsiasi spostamento all’interno del paese», dopo l’uccisione dell’ambasciatore italiano.

Intanto tredici persone sono morte in attacchi nella regione orientale di Beni, hanno detto ieri funzionari ed esperti locali, accusando una famigerata milizia chiamata Allied Democratic Forces (ADF).

Ghana

Ieri il Ghana ha ricevuto la prima consegna al mondo di vaccini contro il coronavirus dall’iniziativa COVAX sostenuta dalle Nazioni Unite: l’inizio tanto atteso per un programma che finora ha deluso le speranze di assicurare che l’iniezione avvenisse rapidamente per le persone più vulnerabili del mondo. L’arrivo di 600.000 dosi del vaccino AstraZeneca nel paese dell’Africa occidentale segna l’inizio della più grande operazione di approvvigionamento e fornitura di vaccini nella storia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’UNICEF. È un fulcro degli sforzi per porre fine alla pandemia. Ma l’iniziativa, nata per garantire un equo accesso ai vaccini da parte dei paesi a basso e medio reddito, è stata ostacolata dalla fornitura globale di dosi estremamente limitata e da problemi logistici. Anche se mira a fornire 2 miliardi di dosi quest’anno, attualmente ha accordi legalmente vincolanti solo per diverse centinaia di milioni di dosi. Ha già mancato il proprio obiettivo di iniziare le vaccinazioni nei paesi poveri mentre le vaccinazioni sono state già lanciate in quelli ricchi. La campagna complessiva finora è stata estremamente disomogenea: l’80% dei 210 milioni di dosi somministrate in tutto il mondo sono state inoculate in soli 10 paesi, ha detto questa settimana il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. Questo ritardo ha portato numerosi paesi più poveri a precipitarsi a firmare i propri accordi, minando potenzialmente gli sforzi di COVAX per ottenere dosi per le persone più bisognose.

Sempre in Ghana le forze di sicurezza hanno fatto irruzione e chiuso l’ufficio di un gruppo per i diritti LGBTQ nella capitale, Accra, ha detto l’organizzazione, dopo che politici e leader religiosi ne hanno chiesto la chiusura. Il sesso gay è un reato penale nel paese dell’Africa occidentale e i membri della comunità LGBTQ devono affrontare una diffusa discriminazione. «Questa mattina il nostro ufficio è stato perquisito dalla sicurezza nazionale», ha scritto su Twitter il gruppo LGBT+ Rights Ghana. «In questo momento non abbiamo più accesso al nostro spazio sicuro e la nostra sicurezza è minacciata», ha detto, aggiungendo che «pochi giorni fa i leader tradizionali hanno minacciato di bruciare il nostro ufficio ma la polizia non ha aiutato». I diplomatici stranieri nel paese sono stati presi di mira dopo che alcuni hanno assistito all’apertura del centro il 31 gennaio. La delegazione dell’Unione Europea in Ghana ha twittato all’epoca che i rappresentanti avevano «partecipato all’apertura del nuovo spazio comunitario».

Non esiste una legislazione in Ghana che proibisca esplicitamente l’omosessualità, ma il sesso gay è criminalizzato con pene potenzialmente fino a 25 anni di carcere.

Mediterraneo

Almeno 41 persone sono annegate durante il fine settimana quando la loro barca si è capovolta nel Mediterraneo centrale, hanno detto mercoledì le Nazioni Unite: si tratta dell’ultimo naufragio che ha coinvolto migranti in fuga dalla Libia colpita dal conflitto e alla ricerca di una vita migliore in Europa. Le agenzie delle Nazioni Unite per la migrazione e i rifugiati hanno affermato in una dichiarazione congiunta che sono morti almeno 120 migranti imbarcati su un gommone che ha lasciato la Libia il 18 febbraio. Il naufragio è avvenuto due giorni dopo. Una nave commerciale ha salvato i sopravvissuti e li ha portati nella città portuale siciliana di Porto Empedocle in Italia, hanno aggiunto.

Coronavirus: in Grecia, lockdown ad Atene prorogato fino al primo marzo.

Germania

Alla dogana di Amburgo sono state sequestrate oltre 16 tonnellate di cocaina, la quantità maggiore mai sequestrata in Europa. La droga era contenuta in cinque container provenienti dal Paraguay.

L’uomo ritenuto capo dell’Isis in Germania, Abu Walaa, è stato condannato a 10 anni e mezzo di reclusione dalla Corte di Appello di Celle. Si tratta di un iracheno di 37 anni, ritenuto responsabile di aver radicalizzato giovani in Bassa Sassonia e nell’area della Ruhr, per poi inviarli a combattere per l’organizzazione terroristica.

Islanda: scossa di terremoto 5.6, rilevata attività vulcanica. Nessun danno è stato segnalato.

Russia

La decisione dell’Unione Europea di espandere le sanzioni individuali alla Russia per il caso di Alexei Navalny non è altro che «teatralità» priva di «qualsiasi logica», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all’emittente Primo Canale. Putin ha anche approvato un aumento delle multe per chi partecipa alle manifestazioni.

Intanto Amnesty International ha ritirato la sua designazione di “prigioniero di coscienza” concessa ad Alexei Navalny dopo essere stato arrestato dalle autorità russe al suo ritorno in patria. «Amnesty International ha preso la decisione interna di smettere di chiamare Alexei Navalny “prigioniero di coscienza” per i commenti che ha fatto in passato», ha detto l’organizzazione in una mail in russo citata da The Moscow Times, sottolineando che alcune delle osservazioni di Navalny della metà degli anni 2000 «raggiungono la soglia delle parole d’odio in contraddizione con la definizione di Amnesty di prigioniero di coscienza». Amnesty International ha detto che continuerà comunque a chiedere il rilascio di Navalny, anche con la presentazione di quasi 200.000 firme da 70 paesi che chiedono al governo russo di liberarlo immediatamente. Amnesty International non ha però ancora pubblicato in nessuno dei suoi siti tale decisione.

I presidenti russo e bielorusso, Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, si sono incontrati a Sochi il 22 febbraio e hanno avuto una conversazione telefonica il 23 febbraio. Hanno concordato nei colloqui d’intensificare il lavoro tra le agenzie economiche e i servizi fiscali dei due paesi, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Venezuela

Il governo del Venezuela ha dichiarato “persona non grata” l’ambasciatrice dell’Unione Europea (Ue), Isabel Brilhante Pedrosa, concedendole 72 ore per lasciare il paese, ha dichiarato il ministro degli Esteri Arreaza. Poco prima, durante una riunione dell’Assemblea nazionale, quella a maggioranza chavista, era stato chiesto al governo del presidente Nicolás Maduro di espellere la rappresentante dell’Unione Europea in risposta alle sanzioni imposte lunedì da Bruxelles contro 19 funzionari venezuelani. Le sanzioni sono state una risposta alle elezioni legislative vinte dagli alleati del presidente Nicolas Maduro che l’opposizione del Venezuela e molte democrazie occidentali hanno ritenuto fraudolente. «L’UE deplora profondamente questa decisione, che porterà solo a un ulteriore isolamento internazionale del Venezuela. Chiediamo che questa decisione venga revocata», ha detto Nabila Massrali, portavoce del capo della politica estera dell’UE Josep Borrell. Poco dopo aver annunciato l’espulsione, il ministro degli Esteri venezuelano Arreaza ha detto in un’altra dichiarazione di aver consegnato note di protesta a diplomatici di Germania, Francia, Paesi Bassi e Spagna, che secondo lui sono i quattro governi che hanno «agito con il più grande, diciamo, intento malevolo per promuovere nuovi attacchi», riferendosi all’ultima tornata di sanzioni. Arreaza alla televisione di stato ha aggiunto che Maduro era stato “generoso” nel consentire alle missioni europee di rimanere in Venezuela dopo che si erano rifiutate di riconoscerlo come capo di stato nel 2019, dopo che una rielezione presidenziale nel 2018 era stata ritenuta fraudolenta dalla maggior parte delle nazioni occidentali.

Bangladesh

Il Bangladesh ha iniziato a vaccinare le lavoratrici del sesso più anziane, nel più grande bordello del paese, per proteggere i più vulnerabili dalla pandemia. Almeno una dozzina di donne di 40 anni nel bordello di Daulatdia, a circa 100 km (60 miglia) a ovest di Dhaka, sono state vaccinate questa settimana. Secondo il ministero della salute del Bangladesh, qualsiasi bengalese con più di 40 anni può registrarsi per il vaccino. I lavoratori in prima linea − che si tratti di infermieri, polizia o giornalisti − possono ricevere una dose di vaccino per Covid-19 a qualsiasi età. Tra le 1.400 lavoratrici del sesso che vivono nel bordello, uno dei più grandi al mondo, pochi sapevano come registrarsi per la dose, hanno detto i lavoratori come si legge su Reuters. «Se non li raggiungo, potrebbero non venire. Sono un gruppo che non si mescola frequentemente con la comunità tradizionale e può essere dimenticato. È importante incoraggiare gruppi come loro che sono svantaggiati», ha detto il dott. Asif Mahmud del distretto di Goalanda in cui ha sede il bordello.

Il Bangladesh ospita circa 100.000 lavoratrici del sesso. Gli affari sono rallentati durante il blocco − il bordello aveva bisogno di sostegno alimentare di emergenza durante il blocco lo scorso marzo − ma il ritmo è aumentato con la revoca delle restrizioni a metà anno, secondo i funzionari delle ONG. Il paese, che mira a vaccinare l’80% della sua popolazione di circa 170 milioni, ha lanciato una campagna di vaccinazioni nella prima settimana di febbraio e da allora ha vaccinato quasi 2,5 milioni di persone. Il lavoro sessuale è consentito nei bordelli, ma la maggior parte delle donne lavora per strada o in case private, spesso rischiando la detenzione della polizia.

Circa 8.379 persone sono morte in Bangladesh dall’inizio della pandemia a marzo, secondo i dati del governo. La maggior parte delle lavoratrici del sesso ha pensato che fosse «una seccatura» registrarsi online, ha detto Ataur Rahman Manju del gruppo per i diritti Mukti Mahila Samity. Ma gruppi come il suo avevano lavorato per spargere la voce e aumentare la diffusione, ha detto, aggiungendo: «Sono parte integrante della società, non possiamo tenerle da parte».

Indonesia

Le squadre di soccorso nella provincia indonesiana del Sulawesi centrale stanno cercando sopravvissuti dopo che una frana in un’area mineraria illegale ha ucciso almeno tre persone, con più morti temuti, hanno detto i funzionari a proposito del disastro. Squadre composte da polizia, da militari e dall’agenzia locale per i disastri hanno dispiegato macchinari pesanti per aiutare nella ricerca, con almeno 15 sopravvissuti ritrovati a partire da stamattina ora locale, secondo l’agenzia provinciale per i disastri. Lo smottamento è avvenuto mercoledì sera nel villaggio di Buranga dopo giorni di forti piogge, con almeno cinque persone ancora disperse, ha detto in un comunicato Andi Sembiring dell’agenzia.

Cina

La Cina, si legge su Reuters, ha dichiarato di aver battuto ed eliminato completamente la povertà estrema. Durante la cerimonia tenuta nella Grande Sala del Popolo, il presidente Xi Jinping, chiudendo la campagna iniziata 8 anni fa con la sua salita al potere, ha marcato il ruolo centrale avuto dal Partito comunista cinese battutosi «per migliorare il benessere delle persone» e avendo la lotta alla povertà come «la sua missione originaria». La Cina ha speso 1.600 miliardi di yuan (246 miliardi di dollari) nella campagna ad hoc dal 18° Congresso del Pcc, portando fuori dalla povertà oltre 10 milioni di persone all’anno, fino a un totale di 98,99 milioni.

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