Cortissima storia del popolo italiano

Scritto da in data Dicembre 11, 2019

Soundtrack: Mandisa ft. TobyMac, Kirk Franklin – Bleed The Same 

Da giorni il movimento delle “Sardine” da Bologna a tutta Italia sta sconvolgendo il panorama sociale e politico : è un bene per l’energia che esprime anche senza un programma  politico che non è loro compito proporre in questo primo momento di diffusione.

Intanto però sono ormai più di due anni che lo slogan “prima gli italiani”, inventato dalla Lega di Salvini è diventato un ritornello continuo, martellante, efficacissimo, che ha permesso a quel Partito di crescere sempre più, di andare al governo sia nazionale che in molte regioni e comuni italiani. In un mondo sempre più difficile da vivere e capire, sempre più aggressivo e collegato e interdipendente, in un’Europa in crisi e con l’aumento delle migrazioni mondiali, quelle tre parole sono state e sono davvero efficaci perché comunicano chiaramente e senza equivoci una scelta una priorità una sicurezza protettiva, una promessa, un impegno: noi della Lega vi garantiamo che di fronte a tutti i problemi di qualsiasi origine sceglieremo sempre “voi italiani, noi italiani” come primi interessati.

Prima gli italiani? Quali? Chi sono? Chi siamo?

Balotelli non sarai mai Italiano?  Quale esame di identità?

Senatrice Segre indegna?  Il razzismo, il razzismo, il fascismo in Italia 2019?

Non è affatto facile proporre un’alternativa sintetica di poche parole, uno slogan altrettanto efficace: Prima le persone? Prima gli esseri umani? Prima tutti?  Non mi pare che reggano al confronto.

Prima gli Italiani nasce creativamente dalla tradizione linguistica dell’emergenze in cui si diceva e si dice ancora “Prima le donne e i bambini, gli anziani, i malati”, mescolando giuste priorità sociali ad un vetero maschilismo che considerava le donne più deboli e fragili, da proteggere assieme appunto ad altri fragili come bambini e anziani e malati.

Una possibile risposta a questo slogan così efficace è provare a ragionare anche velocemente proprio sulla parola “italiani”: chi sono davvero oggi, chi siamo?

Perché la contrapposizione fra “noi italiani” e i “non” italiani (stranieri, immigrati, altri europei…) oltre ad avere l’obiettivo di proteggere ha quello di identificare, schedare, distinguere e in parte anche creare una gerarchia di importanza.

E allora forse provare a ricordare e riproporre sinteticamente la vera storia del Popolo Italiano, o meglio del progressivo popolamento della penisola Italiana dalla preistoria in poi, potrebbe servire a capire, ad essere coscienti che “gli italiani” di oggi ( italiani ed italiane in verità) sono, siamo un crogiuolo, un mix unico al mondo (più di tanti altri “popoli” di altri Paesi ) di origini e culture provenienti appunto da altri continenti e Paesi, lungo i secoli e i millenni, e che nei pregi e difetti, la forza, la particolarità degli italiani-e è sempre stata la mescolanza e che le nostre caratteristiche più apprezzate e riconosciute ancora nel mondo (arte, artigianato, architettura, musica, gastronomia) sono sempre state il risultato progressivo di culture diverse incrociatesi nel nostro Paese.

Oggi invece nelle scuole Elementari e Medie, nella vita delle famiglie, nei programmi radio e TV, nella rete dei social, questa verità storica, questa coscienza, che dovrebbe essere “popolare”, di una orgogliosa identità meticcia che non ha eguali nel mondo, non esiste, se non in rari casi, e invece al massimo si contrappone al rinascente razzismo e xenofobia, un sentimento e delle azioni basate sulla tolleranza, sulla solidarietà, sulla accoglienza, sulla carità e sull’amore per il prossimo più sfortunato da aiutare.

Senza un rilancio, anzi un lancio dell’orgoglio italiano in quanto popolo dell’incontro storico e continuo e dell’intreccio di popoli e culture del mondo, non sarà mai possibile convincere e coinvolgere la maggioranza dei cittadini-e Italiani-e sulla positività della convivenza e della integrazione reciproca fra “italiani-e” e “stranieri-e” o immigrati o nuovi italiani.

Nel nov. 2010 avevo pubblicato con Infinito ed. il libro “NOITALIANI da 150 anni” in vista dei 150 anni dell’unità d’Italia. Già lì mi chiedevo chi fossero chi fossimo italiani e una delle parti del libro era dedicata alle origini meticce del popolo italiano, al razzismo, all’Immigrazione e alla convivenza.

L’anno dopo nel 2011 ho realizzato con EDIESSE ed. CORTISSIMA Storia d’Italia 1860-2010 libro + Video che proponevano una sintesi divulgativa e illustrata della storia più recente dell’unità. L’anno dopo ancora nel 2012 è nata la prima idea di scrivere una Cortissima, Storia del Popolo Italiano dalle antiche origini preistoriche fino ad oggi proprio per ricordare le origini, la ricchezza genetica e socioculturale degli Italiani-e. Ed ecco pronto in questo fine 2019,dopo sette anni, il nuovo libro illustrato come lo avevo concepito e realizzato dallo stesso editore EDIESSE ( CGIL nazionale ): CORTISSIMA storia del Popolo Italiano migrazioni e mescolanze da un milione di anni

Un piccolo libro non risolve un grande tema ma può contribuire ad affrontarlo soprattutto con i più giovani, con gli studenti, con le famiglie.

Poco più di 100 pagine con 280 immagini che raccontano sinteticamente la Storia del popolamento della penisola italiana da circa 1 milione di anni fino ad oggi.

E’un libro pensato per condividere una memoria specifica relativa alle origini preistoriche e storiche del «Popolo italiano», per vivere e affrontare la realtà delle nuove immigrazioni con una conoscenza-coscienza alternativa al rifiuto, al razzismo, alla xenofobia, che vada anche oltre la tolleranza, l’accoglienza, l’integrazione, per una convivenza civile più matura.

In vendita on line e nelle librerie dal 5 dicembre.

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