Violenza: i primi passi per uscirne
Scritto da Io sono Alice in data Settembre 29, 2021
«Uscire dalla violenza è possibile. I primi passi sono sicuramente chiamare il 1522, il numero gratuito nazionale contro la violenza di genere, oppure direttamente il numero di riferimento o l’indirizzo email del centro antiviolenza della propria città. Per noi del centro antiviolenza Mascherona è sempre meglio avere un contatto telefonico con chi è in cerca di aiuto, per conoscerci, capire la situazione e indirizzare alla professionista che può prendersene cura».
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Uno spazio di ascolto
Uscire dalla violenza si può. Ma come?
Spesso ci si sente spaesate, rassegnate. Si arriva persino a credere di essersi addirittura meritate quelle botte, quelle parole così affilate.
Rivolgersi ai centri antiviolenza è il primo passo da fare per iniziare un percorso di fuoriuscita dalla violenza.
I colloqui iniziali vengono effettuati dalle operatrici di accoglienza. Dopodiché, analizzando la situazione, saranno le professioniste a seguire le donne. Le operatrici e le professioniste dei centri antiviolenza non si sostituiscono mai alla donna nel percorso di fuoriuscita. Sarà, invece, la donna stessa che, affiancata nelle sue decisioni, riprenderà in mano la propria vita.
Intervista a Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona
Ogni puntata del nostro podcast è seguita da uno spazio di approfondimento in cui vengono condotte brevi interviste a una serie di professioniste coinvolte con il Centro Antiviolenza Mascherona.
L’obiettivo è quello di far capire il fenomeno della violenza di genere da più prospettive e fornire informazioni utili per tutte coloro che vogliono iniziare un percorso di fuoriuscita.
In questo primo approfondimento Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona, ci spiega come funzionano i centri antiviolenza e cosa fare per chiedere aiuto.
Il podcast
“Io sono Alice” è un progetto di Noemi Cenero, Elena Ferrando, Ilaria Gherardi e Caterina Valletta. In collaborazione con il Centro Antiviolenza Mascherona di Genova e l’associazione URKA.
“Io sono Alice” è raccontato da Carla Signoris.
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