La mafia che uccide le donne

Scritto da in data Settembre 7, 2022

«La mafia è un sistema violento, familiare, fortemente patriarcale e con delle regole molto rigide. È un mondo non permeabile dall’esterno e in cui le donne vengono troppo spesso schiacciate. Per questo parliamo di femminicidi di mafia».

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“Sdisonorate”, un dossier sui femminicidi di mafia

Il 2 ottobre 2021, Alice è arrivata fino a Roma dove ha ricevuto il premio “Restart” dell’Associazione Antimafia DaSud, per il proprio impegno sociale nell’ambito della violenza di genere. 

Ed è proprio di violenza che DaSud si occupa, la violenza di un sistema fortemente patriarcale, chiuso, inaccessibile dall’esterno e che tende a cancellare l’identità stessa dei propri nemici, molto spesso delle donne.
Per questo abbiamo invitato DaSud in una diretta Instagram per parlare di diritti, educazione, femminismo, narrazione della violenza e di “Sdisonorate”, un dossier da loro pubblicato, che racconta le storie di donne uccise dalle mafie. 

«La prima assassinata è del 1896, le ultime di pochi mesi fa. Sono le donne ammazzate dalle mafie. Le abbiamo volute raccogliere tutte dentro questa pubblicazione “Sdisonorate”. […] Un dossier che serve innanzitutto a sfatare un’assurda credenza: che i clan, in virtù di un presunto codice d’onore, non uccidono le donne. Ma la storia dimostra il contrario».

Femminicidi e mafia: ne parliamo con Cinzia Paolillo di DaSud

Con Cinzia Paolillo, vice-presidente di DaSud, associazione che ci ha premiate a ottobre 2021 al Restart Festival, parliamo del legame tra violenza di genere e mafia. Un connubio purtroppo sempre più stretto e longevo. Il video è disponibile su Instagram.

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