L’Italia sinodiscendente
Scritto da Marilena Delli Umuhoza in data Aprile 6, 2021
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Jada Bai è una delle voci più potenti della comunità cinese in Italia. In questo appuntamento, all’insegna delle musiche cinesi e italiane selezionate per noi da Jada, parleremo delle sfide dell’essere donna e madre di origine cinese nell’Italia di oggi.

Affronteremo anche l’attuale ondata di razzismo che ha colpito la comunità asiatica negli Stati Uniti, da dove l’hashtag #StopAsianHate si è propagato in tutto il mondo. Analizzeremo i parallelismi con l’Italia post pandemia e gli episodi di violenza nei confronti di uomini e donne asiatici nel nostro paese, accusati ingiustamente di essere causa della diffusione del virus. Nata in Cina, Jada è arrivata a Milano a quattro anni per ricongiungersi con i suoi. Ex mediatrice culturale e coordinatrice didattica della Scuola di Formazione permanente della Fondazione Italia-Cina, Jada è un prezioso anello di collegamento tra questi due paesi grazie al suo instancabile lavoro di promotrice culturale. In questo episodio fornirà degli imperdibili consigli su documentari e libri firmati da artisti italiani di origine cinese.
A fine puntata ricorderemo le vittime del genocidio compiutosi in Rwanda nel 1994 in occasione della Giornata della memoria del 7 aprile con una perla musicale firmata dalla band rwandese The Good Ones.
Marilena Delli Umuhoza
Donna. Nera. Italiana. Sono cresciuta nella Bergamo della Lega Nord in cui le persone come me non esistevano per i mass media italiani. Il nero era associato al criminale, al disperato, alla prostituta. È perché sono cresciuta senza uno straccio di rappresentazione che ho deciso di firmare libri come “Razzismo all’italiana – cronache di una spia mezzosangue” e “Negretta – Baci Razzisti”. E anche di filmare, fotografare e produrre musicisti dai paesi meno rappresentati del mondo a partire da quello di mia madre, il Rwanda.
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Opinioni dei Lettori
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Frederica Daniele On Aprile 13, 2021 at 2:54 pm
Intervista molto interessante! Ovviamente, nel sottolineare la prerogativa di chi è cittadina o cittadino italiano con, come dice Jada, un’apparenza “asiatica”, non vorremmo scadere nell’idea che chi invece cittadino altro-discendente italiano o statunitense o altro non lo fosse – o non lo fosse ancora – non debba essere al centro della nostra attenzione e della nostra lotta contro stereotipi e pregiudizi diffusi e contro il tipo di comportamenti razzisti di cui purtroppo continuiamo ad avere notizia!
Una richiesta: potreste inserire nella pagina i riferimenti ai libri consigliati da Jada?
Grazie mille.