Russia, il video anti-gay a sostegno delle riforme costituzionali
Scritto da Julia Kalashnyk in data Giugno 7, 2020
La riforma costituzionale in Russia
In Russia il 1 luglio si voteranno gli emendamenti alla Costituzione. Emendamenti che, tra l’altro, prevedono anche l’annullamento dei termini presidenziali. Se verranno approvati dalla maggioranza, Vladimir Putin potrebbe rimanere al potere ancora a lungo, fino al 2036.
La riforma costituzionale prevede anche di consolidare la definizione di matrimonio esclusivamente come “unione tra un uomo e una donna”, apportando alcune modifiche e chiarimenti. È proprio questo uno degli argomenti scelto dalla propaganda russa per la campagna video a sostegno delle nuove riforme, facendo leva sui sentimenti e la formazione culturale e sociale della popolazione russa rispetto alle tematiche LGBTQ per esortarli a votare gli emendamenti alla Costituzione.
Il video contro i gay
In un video, ambientato in un futuro non troppo lontano, nel 2035, un bambino orfano viene dato in adozione. Petya, è così che si chiama, esce dalla struttura tenendo per mano colui che dovrebbe essere il suo nuovo padre. Speranzoso, chiede della mamma. E allora gli viene indicato un altro uomo che lo aspetta fuori dall’orfanotrofio. Ha gli occhi truccati e atteggiamenti effeminati, per “meglio” rispondere a stereotipi e immaginario collettivo. È lì ad attenderlo e, come se non bastasse, tira fuori dalla macchina un abito femminile, presunto regalo per il bambino. Il video si chiude con un infelice e abbattuto Petya e una voce narrante che chiede: “Sceglierai una Russia così? Decidi il futuro del Paese, vota gli emendamenti alla Costituzione”. Il messaggio è chiaro: se non votate, i nostri bambini saranno dati in adozione alle coppie gay e vestiranno abiti femminili.
Come se la minaccia più grande per lo stato russo fosse la comunità Lgbtq. A orchestrare la realizzazione della campagna in sostegno delle riforme è l’agenzia di stampa federale (RIA FAN) insieme al gruppo media Patriot, associati a Yevgeny Prigozhin – il cosiddetto “chef di Putin”, l’uomo che peraltro starebbe dietro alla Internet Research Agency, meglio conosciuta come “Fabbrica dei troll” russa. Il video ha già suscitato un enorme dibattito pubblico in Russia ed è stato eliminato da YouTube per aver violato le norme della piattaforma sull’incitamento all’odio.
#ДаВыберу (Sì, la scelgo)
E così, in risposta alla domanda posta nel video sulla scelta del tipo di famiglia, nasce l’hashtag #ДаВыберу (“Sì, la scelgo), che spopola su Twitter russo oramai da giorni. Come scrive Meduza, l’hashtag ha già raccolto centinaia di post con i disegni che ritraggono i personaggi del video: una famiglia felice. I due papà e il loro figlio, Petya, sorridenti e sereni.
Очень расстроилась с ролика, но так тепло на душе стало, когда увидела, какие милые арты рисуют по тегу #ДаВыберу, и тоже очень захотелось присоединиться
Каждый заслуживает любить и быть любимым pic.twitter.com/cLNlrhIvVh— kvika (@qeekiart) June 4, 2020
Флэшмоб? Кто сказал флэшмоб? pic.twitter.com/pOwfRWiaY4
— да ладно (@todoga_k) June 3, 2020
#ДаВыберу и в этом нет ничего плохого.
Происходящее настолько ужасно, что у меня нет слов — одни маты. Эти поправки не должны быть вписаны в нашу Конституцию! pic.twitter.com/UvkHIg2peF— Carrot Ana (@carrot_ana_) June 3, 2020
#ДаВыберу страну в которой эта реклама закончилась бы вот так pic.twitter.com/DEWdZPtMxf
— galactic didi (@galacticdidi) June 4, 2020
In copertina foto di Allie su Unsplash
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