Un sorso dalla stampante

Scritto da in data Marzo 31, 2022

La luce che entra dalla finestra, le coperte che si scostano e finalmente l’ora della colazione. Questo è il sacro rito del risveglio e per iniziare la giornata niente di meglio di un buon succo di frutta. Ma se invece di versarlo dalla sua bottiglia, decidessimo di… stamparlo?

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Dalle molecole alla bevanda, grazie a una stampante

Taglia, spremi, mescola, shakera, versa… dimenticate tutto questo, ora vi basterà scegliere e schiacciare un pulsante, grazie alla stampante molecolare per bevande.
Si chiama Cana One e prende il nome dall’azienda californiana che l’ha ideata, Cana Technology.
Grande quanto un’impastatrice domestica e dalla forma cubica, questo particolare dispositivo è stato realizzato per essere utilizzato nella cucina di casa.
La tecnologia della stampa – in particolare della stampa 3D – applicata al settore alimentare e del beverage non è una novità. In questo caso però siamo nel campo della tecnologia molecolare.
L’innovativa stampante si basa sulla microfluidica, la scienza che processa e manipola ad alta precisione materiali liquidi, utilizzando canali di dimensioni micrometriche.
I ricercatori di Cana Technology hanno studiato a livello molecolare le diverse bevande, indagandone la chimica, identificando prima e isolando poi le molecole che danno a ognuna gli specifici sapore e aroma. In questo modo sono riusciti a scoprire come ricreare migliaia di bevande che si trovano in commercio, realizzando un set di ingredienti di base.
Gli ingegneri si sono occupati poi di progettare la tecnologia per erogare i liquidi microfluidici che combinano i diversi ingredienti e che, una volta mescolati con acqua, realizzano il drink desiderato.
Un progetto lungo e impegnativo, che ha richiesto ben tre anni di studio.

Come funziona la stampante molecolare

Gli ingredienti base sono inseriti in cartucce a lunga durata, da cui sono poi stampati.
Il funzionamento è simile a quello delle comuni cialde usate nelle macchinette domestiche per il caffè. La differenza rispetto a queste sta nel fatto che una singola cartuccia di Cana One non serve all’erogazione di una sola bevanda, ma è studiata per durare mediamente un mese. Ogni cartuccia, quindi, contiene diversi ingredienti e permetterà di comporre un notevole numero di bevande anche differenti tra loro.
L’utilizzo della stampante, invece, è molto intuitivo.
È dotata di display touchscreen da 7 pollici dal quale si può scegliere il drink che si desidera consumare e lo si può persino personalizzare a proprio gusto, con l’aggiunta per esempio di un ingrediente particolare, come vitamine o integratori, oppure mettendo più o meno zucchero o caffeina, o ancora, nel caso di bevande alcoliche, scegliendo la gradazione che più piace. Gli ingredienti addizionali sono contenuti in apposite cartucce.
Basterà quindi premere il pulsante sul display per avere nel bicchiere, nell’arco di 30 secondi, il proprio drink.
Proprio perché consente l’erogazione anche di alcolici, su Cane One è possibile impostare un codice PIN per evitare che possa essere utilizzata dai minori.
Inoltre la gestione della stampante e la personalizzazione delle bevande è possibile, oltre che direttamente dal piccolo touchscreen, anche da remoto con il proprio smartphone.

Infine, una volta svuotate, le cartucce verranno semplicemente sostituite con un nuovo set. Le vuote vengono inviate direttamente in azienda – senza costi aggiuntivi – e qui saranno riutilizzate fino a 12 volte.
L’intento degli ideatori di Cana One è anche di ridurre nel settore del beverage la necessità di imballaggi in plastica e vetro.

Come si compone la stampante Cana One

  • display touchscreen da 7 pollici
  • cartucce con ingredienti
  • codice PIN per controllo parentale
  • controllo da smartphone

Quanto si spende, alla fine, per fare in casa le proprie bevande con la stampante molecolare? Ebbene i costi variano in base al tipo di bevanda scelta, mediamente però per ogni drink si va da 0,29 a 2,99 dollari. Il prezzo della stampante invece è di 799 dollari, ma sarà disponibile sul mercato americano solo a partire dal 2023.

Dunque, in attesa di poter stampare anche a casa nostra i nostri drink non ci resta, per il momento, che continuare a stappare bottiglie e shakerare, e – perché no – a brindare alla tecnologia.

Musica: “Buongiorno a te” – Luciano Pavarotti e Antonella Pepe
Foto in copertina: Cana One – Cana Technology

 

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