16 marzo 2020 – Notizie dalla Russia
Scritto da Giancarlo Castelli in data Marzo 16, 2020
Vodka e strutturalismo – La Russia dai vetri di una kommunal’ka.
Una rubrica di Giancarlo Castelli per Radio Bullets.
In questa puntata:
- Il Cremlino adotta le misure di contenimento contro un’eventuale epidemia da coronavirus in Russia, nonostante il numero contenuto di infezioni
- Lev Ponomarjov, arrestato e picchiato alcuni giorni fa a Mosca
- Ragazze-promoter ferite con colpi di arma da fuoco a Ljublino
- Striscione a sostegno della deputata-astronauta, Tereshkova
Cremlino: misure di contenimento contro un’eventuale epidemia da coronavirus, nonostante il numero contenuto di infezioni
In tutta la Russia le infezioni da Covid-19 sono salite a 63: questi i dati ufficiali, forniti dal ministero della Salute. Un numero decisamente esiguo, rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare in un Paese così vasto e così vicino alle frontiere con la Cina. Il Cremlino, però anche se lentamente sta adottando alcune misure preventive. Sarà costruito in tempi che potremmo definire “cinesi” il nuovo ospedale infettivologico, specializzato in malattie polmonari, nella zona sud ovest della capitale, a Novaja Moskva. Putin ha già costituito la task force per affrontare l’emergenza: a capo del gruppo di coordinamento è stato designato proprio il sindaco di Mosca, Sergej Sobjanin. Dal governo hanno diramato alcune direttive di comportamento per i cittadini russi: innanzitutto da questa settimana, nelle scuole e nelle università, in classe bisognerà rispettare la distanza di sicurezza. Inoltre, in vista di un possibile assalto alle merci nei supermercati, viene raccomandato di non fare eccessive scorte personali anche perchè l’approvvigionamento di beni essenziali sarà garantito a lungo. Gli esercenti, che hanno già visto svuotare gli scaffali a causa dell’acquisto compulsivo, hanno fatto sapere che tra le merci più gettonate, oltre a quelle per l’igiene, c’è la pasta, chiamata da queste parti, ovviamente, “macaroni”.
Lev Ponomarjov arrestato e picchiato a Mosca
L’attivista russo per i diritti umani, il 78enne Lev Ponomariov è finito di nuovo in galera sabato scorso, durante una manifestazione a cui stava partecipando davanti alla sede dell’Fsb, la Lubjanka. La protesta, il piket come viene chiamata in russo, aveva come obiettivo un particolare passaggio della riforma costituzionale, appena firmata da Putin, che annulla il vincolo di mandato, permettendo teoricamente all’attuale presidente di candidarsi senza limiti. La manifestazione non era autorizzata e la polizia ha fermato alcuni partecipanti tra cui lo stesso Ponomariov che ha denunciato di essere stato picchiato una volta condotto alla caserma Taganskaja. Ora l’associazione per i diritti umani, Gruppo di Helsinki ha chiesto l’individuazione e la condanna dei responsabili delle violenze nei confronti dell’attivista.
Due ragazze-promoter ferite con colpi di arma da fuoco a Ljublino, periferia di Mosca
A Ljublino, periferia di Mosca, due ragazze-promoter sono state prese da mira da uno sconosciuto che ha sparato contro di loro alcuni colpi d’arma da fuoco, ferendole non gravemente. Le ragazze sono state immediatamente soccorse, la polizia ha tentato di catturare il colpevole che è comunque riuscito a mettersi in fuga. Il lavoro in strada dei promoter, svolto da persone di ogni età è molto diffuso in Russia. Vicino alle stazioni della metropolitana o dei centri commerciali ma anche semplicemente in strada, si possono incontrare uomini-sandwich così come presidi mobili da cui, con megafoni da piazzista, viene propagandata qualsiasi promozione commerciale. Un’attività poco remunerativa, svolta spesso dai cosiddetti immigrati interni, provenienti cioè dai Paesi asiatici ex-Urss, ma che comunque è perfettamente legale in Russia. Non tutti reagiscono civilmente, all’incontro con chi svolge quest’attività. Il commento di un lettore, infatti, sotto l’articolo della Ria Novosti on line, lamentandosi per le presunte molestie quotidiane dei promoter, non ha trovato di meglio che esprimere, nei confronti delle due ragazze ferite da colpi di fucile, un laconico “se la sono cercata”
A Tula, città della Russia europea, esposto uno striscione a sostegno della deputata-astronauta, Tereshkova
“Valja, sei semplicemente il cosmo”: questo lo striscione che è apparso durante la partita della Premier liga russa di calcio, la massima divisione, tra Arsenal Tula e Rubin Kazan’. Valja è Valentina Tereshkova, l’eroica prima donna astronauta e oggi 83enne deputata del Parlamento tra le fila del partito di maggioranza, Russia Unita che appoggia il presidente Putin. Tanto entusiasmo verso l’arzilla ex-pioniera dello spazio da parte dei nazionalisti si spiega col fatto che proprio la Tereshkova è l’autrice di quella modifica costituzionale che annulla i limiti di mandato presidenziale che fino ad oggi erano due più due, inframezzati da una pausa dello stesso mandato. Il leader dei tifosi dell’Arsenal Tula, Igor’ Kostjukevic ha rivendicato il gesto perchè “il nostro Paese è più forte con Putin e tutti l’hanno capito”, ha detto. La stessa Tereshkova, che ha ricevuto anche alcune critiche per il suo atto politico, ha risposto che “ chi le fa non ama la Russia”.
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