13 novembre 2019 – notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Novembre 13, 2019
Sahel, 1500 morti in dieci mesi e un milione di sfollati, Macron ribadisce il suo impegno. Nigeria, spari della polizia contro i dimostranti. Francia, manifestazioni in tutto il paese dopo che uno studente si è dato fuoco per protestare contro la precarietà. Spagna, nuovi blocchi in Catalunya (in copertina). Gran Bretagna, la politica di un liberale “per il bene del Paese”.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.
Francia
Hanno manifestato ieri in molte città della Francia gli studenti universitari, dopo che venerdì un loro coetaneo si è dato fuoco – e resta in condizioni gravissime all’ospedale – davanti all’ufficio per il diritto allo studio di Lione, il Crous, denunciando la precarietà di chi studia, l’esiguità delle borse di studio, ma soprattutto l’angoscia di una vita “persa per guadagnarsela”. La sua lettera di addio l’ha affidata a un post su facebook: parla come studente e come militante sindacale, parla delle lotte e della necessità di continuare, accusa governi – tutti, da Sarkozy a Macron passando per Hollande – e i rinascenti fascismi.
La manifestazione più partecipata si è avuta a Lione, dove gli studenti e le studentesse hanno occupato sia i locali del Crous sia la mensa. L’Università ha sospeso parte delle lezioni. Altre manifestazioni si sono svolte a Bordeaux, Nantes, Lille, Grenoble, Parigi.
Gran Bretagna
A un mese esatto dalle elezioni in Gran Bretagna, indette per il 12 dicembre, la campagna elettorale registra due attacchi in pochi giorni ai siti web del Partito laburista, nuove rivelazioni sull’islamofobia dei conservatori e la rinuncia di un candidato liberale al proprio seggio di Canterbury. Il candidato si chiama Tim Walker ed è un bell’esempio di “politica per il bene del paese”. Scrive Walker in una lettera pubblicata oggi: “A Canterbury, dove ero stato scelto come candidato in opposizione alla laburista Rosie Duffield, abbiamo quella che potrebbe essere definita una piccola difficoltà locale. Nelle ultime elezioni, Rosie Duffield ha vinto il seggio che tradizionalemnte appartenava ai Tory con un margine sottile. Pur essendo fiducioso di poter aumentare il voto a favore dei Liberali, temo che dividerei l’elettorato anti-brexit. Questo avvantaggerebbe la nostra nemica comune, Anna Firth, la candidata di Tory e una forte Brexiter dichiarata.
“Non mi fido di Corbyn sulla Brexit”, continua Walker, “ ma condivido localmente con molti membri del mio partito un terrore viscerale che la Camera dei comuni si riempia di persone come Firth. Cercare di impedire che ciò accada è ora più importante che mai dato la scellerata alleanza di Nigel Farage con Johnson. Ho quindi chiesto al mio partito di ritirare la mia candidatura. La politica non deve sempre essere sporca e meschina; a volte è possibile riconoscere che la posta in gioco è più importante della politica di partito – e dell’ambizione personale – e possiamo fare ciò che è giusto”.
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