Arsenico e vecchi messaggi

Scritto da in data Novembre 13, 2019

La messaggistica via smartphone è diventata tra i più utilizzati mezzi di comunicazione dei tempi odierni. Pratica, rapida e senza dubbio utile, ma quanti danni può fare il messaggio sbagliato, inviato al momento sbagliato o addirittura alla persona (ormai) sbagliata.
Raffaella Quadri per Radio Bullets.
Musica: “Amore fermati” di Fred Bongusto.

Piena notte, sotto le coperte, abbandonati all’abbraccio di Morfeo, d’improvviso si viene svegliati dallo smartphone: è appena giunto un messaggio, un dolce messaggio d’amore scritto da…

Un inaspettato San Valentino

La tecnologia è ormai diventata indispensabile, ma a volte può tirarci anche un brutto scherzo.
È accaduto qualche giorno fa negli Stati Uniti dove centinaia di utenti si sono visti recapitare sui propri telefonini messaggi inviati lo scorso San Valentino.
Certo, per qualcuno sarà stata anche una bella e rinnovata sorpresa, ma per altri sarei pronta a scommettere di no. La tempistica, nei casi di cuore, del resto, è fondamentale.
Messaggi amorosi vecchi di mesi e recapitati, per di più, in piena notte devono avere sconvolto non poco il sonno americano, senza dimenticare che per qualcun altro deve essere stato un ricordo amaro, giunto da una persona cara che non c’è più.
Al di là dell’iniziare stupore o imbarazzo, il tutto si è presto spiegato con tanto di scuse ufficiali da parte di quattro tra le principali aziende di telecomunicazioni – AT&T, Sprint, Verizon e T-Mobile – coinvolte nello spiacevole contrattempo insieme ad alcune più piccole compagnie telefoniche locali.

Manutenzione ruffiana

Il problema, a quanto si legge sull’Ansa e sulla CNN, sarebbe stato causato durante le fasi di manutenzione di una piattaforma di messaggistica effettuato da un fornitore terzo. Un aggiornamento che ha finito per “aggiornare” ben altro, spargendo qua è là un po’ d’amore, un po’ di veleno e ahimè persino un po’ di lacrime.
Più di 168 mila messaggi inviati, democraticamente distribuiti tra dispositivi Apple e Android.
Un inghippo che ha riguardato uno specifico giorno dell’anno, il 14 febbraio appunto, in cui il traffico della messaggistica è particolarmente consistente. Questa, secondo alcuni esperti, potrebbe essere stata la causa dell’inconveniente perché, a quanto pare, i messaggi non erano stati mai recapitati e avevano finito, evidentemente, per rimanere in archivio fino a quanto non sono stati lanciati nell’etere nel momento sbagliato.
Cosa possiamo trarre di insegnamento da quanto accaduto negli Stati Uniti? Forse un suggerimento utile: quando si riceve un messaggio d’amore da un ex a distanza di mesi, a meno che non si desideri un appassionato “upgrade” è meglio cancellare tutto e subito! Lontano dallo smartphone, lontano dal cuore.

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