Rajapaksa “Terminator”, vince le elezioni in Sri Lanka
Scritto da Radio Bullets in data Novembre 17, 2019
Gotabaya Rajapaksa, che aveva guidato la distruzione del movimento delle Tigri Tamil, un gruppo militare separatista operativo fino a 10 anni fa, oggi ha vinto le elezioni presidenziali dello Sri Lanka sette mesi dopo gli attacchi estremisti islamisti che lo scorso aprile, uccisero 269 persone.
Il tenente colonnello in pensione, soprannominato “Terminator” dalla sua stessa famiglia, ha vinto il 53-54 percento dei voti, ha detto il suo portavoce all’AFP mentre il principale rivale di Rajapaksa Sajith Premadasa del partito al potere, ha ammesso la sconfitta.
“È una chiara vittoria. Siamo molto felici che Gota sarà il prossimo presidente. Giurerà domani o dopodomani”, ha confermato il portavoce Keheliya Rambukwella.
Rajapaksa, 70 anni, fratello minore del carismatico ma controverso Mahinda Rajapaksa, presidente dal 2005-15 partiva con una proiezione del 49,6 per cento, le regioni a maggioranza singalese – la base di supporto principale del Rajapaksas – che avrebbero dovuto spingerlo oltre il 50%.
Premadasa, 52 anni, del partito al potere era in coda al 44,4 per cento, aveva un forte sostegno nelle aree minoritarie tamil e uno scarso sostegno nei collegi elettorali singalesi più grandi.
Il presidente della Commissione elettorale Mahinda Deshapriya ha dichiarato che almeno l’80% dei 15,99 milioni di elettori ammessi, ha partecipato al voto di sabato, purtroppo rovinato da violenze isolate che hanno visto il ferimento di diverse persone.
Rajapaksa ha condotto una campagna di aperto stampo nazionalista con la promessa di sicurezza e di schiacciare l’estremismo religioso nel paese a maggioranza buddista dopo gli attentati suicidi del 21 aprile.
Tre hotel di lusso e tre chiese furono presi di mira da esplosioni coordinate. L’attacco venne rivendicato dall’autoproclamato Stato islamico.
Il sondaggio di sabato è stato il primo test di popolarità del governo del Primo Ministro del Partito nazionale unito (UNP) del Primo Ministro Ranil Wickremesinghe, che si è fatto da parte e ha permesso al suo vice Premadasa di partecipare alle elezioni.
Leggi/ Ascolta anche:
- Sogno o magia: ovvero perché sostenere Radio Bullets
- Sri Lanka: il presidente fugge alle Maldive
- Crimini di guerra: l’amnistia di Trump
- Elezioni in Azerbaigian e frodi
- “Conversazioni sul Medio Oriente” di Barbara Schiavulli nella rubrica Parole scompigliate
- L’Isis conferma la morte di Al Baghdadi
- Arsenico e vecchi messaggi, un podcast di Raffaella Quadri per Technomondo
- “Ucraina, la conferenza stampa da record” di Julia Kalashnyk, da Kiev, per la rubrica Diario dall’est Europa e dal Caucaso
- “Un siriano in Turchia” di Francesca Giannaccini per la rubrica Approfondimenti
- “Imprese di classe” di Massimo Sollazzini
- L’appuntamento quotidiano con nostri notiziari
- Yemen, milioni di persone senza acqua
- Tanzania, incostituzionale il matrimonio delle minorenni
- Essex, nel camion anche vietnamiti
- Cicek, Bradie, Elizabeth e le altre
- Raid in una scuola elementare palestinese
- Polonia, campagna contro l’omofobia per le elezioni
E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici