20 agosto 2021 – Notiziario dall’Est Europa e dal Caucaso
Scritto da Julia Kalashnyk in data Agosto 20, 2021
La rassegna di notizie dall’Est Europa: un breve focus sugli eventi settimanali
- Ucraina: evacuata la regista afgana Sahraa Karimi
- Un bambino a 70mila dollari: in Ucraina scoperto traffico di neonati
- In Russia la polizia visita le persone a causa della registrazione sui siti di Navalny
- Crisi migratoria al confine lituano-bielorusso: gli ultimi sviluppi
Ucraina
Evacuata la regista afghana Sahraa Karimi
La regista afghana Sahraa Karimi e la sua famiglia sono stati evacuati da Kabul: passando per la Turchia, sono arrivati in Ucraina la sera del 17 agosto. A dichiararlo su Twitter è il capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina Andriy Yermak.
«Sono felice di dare il benvenuto a Sahraa Karimi e alla sua famiglia a Kyiv. […] Sahraa Karimi è la prima direttrice dell’Afghan Film e la regista i cui film sono conosciuti al di fuori dell’Afghanistan. È un peccato che l’Afghanistan di oggi non sia sicuro per talenti brillanti come lei», ha twittato il funzionario ucraino.
https://twitter.com/AndriyYermak/status/1427647193352228877?s=20
La regista, a sua volta, nel tweet ha chiarito che è stata evacuata da Kabul con l’assistenza dei governi ucraino e turco, nonché dell’ambasciata slovacca in Iran e dell’Accademia del film/TV, sempre slovacca.
#SlovakFilmAndTVAcademy, (Wanda Hyricova),
#Ukrain_Government (President office and Ministry of Foreign Affairs) #Turkish_Government (Turkish Embassy) #EmbassyOfSlovakiaInIran
All together helped me to get out of Kabul,they also saved other 11person.I am #alive and safe. pic.twitter.com/gtvoRLr7wH
— Sahraa Karimi/ صحرا كريمي (@sahraakarimi) August 17, 2021
Sahraa Karimi è la prima e unica donna in Afghanistan ad aver conseguito un dottorato di ricerca in cinema, scrive la testata locale Tolo News. Oltre gli studi è anche la prima donna a capo della società cinematografica nazionale Afghan Film. Il suo ultimo film “Hava, Maryam, Ayesha”, che tratta il tema dell’aborto e della gravidanza in Afghanistan, è stato proiettato a Venezia nel 2019.
Scoperto un traffico di neonati
Le forze dell’ordine della capitale ucraina hanno svelato un traffico di neonati, che si celava dietro la surrogazione di maternità. Lo riporta Ukrainska Pravda, citando il capo della Polizia Nazionale ucraina Igor Klymenko e il Dipartimento di polizia migratoria del paese.
Il capo della polizia nazionale sulla sua pagina Facebook ha scritto che un gruppo di malfattori, il cui capo è un responsabile di una clinica a Kyiv, vendeva bambini per 70.000 dollari l’uno.
«Durante l’indagine siamo riusciti a prelevare (dai criminali, ndr) tre neonati e a trasferirli ai servizi sociali. Ma almeno altri 13 bambini sono stati venduti e portati fuori dall’Ucraina», ha scritto il funzionario.
Come scrive Ukrainska Pravda, lo schema del traffico di neonati era il seguente: i trafficanti cercavano donne vulnerabili dal punto di vista economico, che poi accettavano di concludere matrimoni con stranieri – “beneficiari” dei bambini – dietro compenso. Il medico in questione rilasciava alle coppie di “novelli sposi” la certificazione falsa che attestava che la gravidanza per la donna era controindicata. Così la “coppia” procedeva con la riproduzione assistita. Dopo la nascita del bambino, la “madre” rinunciava al neonato e il padre – cittadino straniero – portava il neonato all’estero, in una delle repubbliche dell’Asia orientale.
La polizia ha lavorato sul caso per più di due anni: la faccenda si è conclusa con la detenzione di tre membri del gruppo mentre altri due sono ricercati.
Il capo della polizia Klymenko nel suo post dice di dubitare che questo sia l’ultimo caso del genere, dato che la legislazione ucraina non è perfetta in questo ambito e «la linea tra maternità surrogata e traffico di bambini è molto sottile».
Russia
A Mosca, a partire dal 17 agosto, sono iniziate visite di massa degli agenti di polizia ai sostenitori di Alexei Navalny, i cui dati personali si trovavano nel database rubato degli iscritti ai siti a sostegno dell’oppositore russo, soprattutto quelli dello Smart Voting, il sistema inventato da Navalny che prevede di votare qualsiasi candidato con più chance di battere quello promosso da Russia Unita, il partito di Putin. Lo riporta l’organizzazione per i diritti umani OVD-Info che parla già di più di 300 casi.
«I poliziotti chiedono una spiegazione sulle donazioni fatte a FBK (fondazione anticorruzione di Navalny, ndr), e su come si sia finiti nel database (mentre loro stessi non spiegano da dove hanno preso questi dati). Una persona ci ha detto che la polizia voleva ottenere una denuncia contro Alexei Navalny per trasferimento illegale di dati personali», scrive OVD-Info.
Il più stretto alleato di Navalny, Leonid Volkov, ha definito ciò che stava accadendo come «un attacco terroristico a Mosca», per intimidire le persone che partecipano allo Smart Voting e sostengono la squadra dell’oppositore russo.
Lituania
Una dozzina di ufficiali bielorussi in tenuta antisommossa ha attraversato illegalmente il territorio lituano lo scorso martedì 17 agosto, mentre spingeva un gruppo di 35 migranti iracheni oltre il proprio confine. Queste sono le dichiarazioni del servizio di guardia di frontiera lituano, stando a quanto riportato da Reuters.
#Belarus Lithuanian border control claimed that a group of Belarusian border guards crossed the Lithuanian border while pushing migrants to the Lithuanian side. They published a video confirming this, as they say. Apparently, this was not the first time when it happened pic.twitter.com/CjivzzkMcC
— Hanna Liubakova (@HannaLiubakova) August 18, 2021
Nel video qui sopra si può vedere un gruppo di migranti che attraversa l’erba alta verso le guardie di frontiera lituane, con guardie bielorusse in fila dietro di loro.
Reuters riporta le parole delle guardie lituane: «Lascia passare la donna, ma non gli uomini», pronunciate prima di una colluttazione mentre i migranti cercano di superare le guardie di frontiera.
La Lituania oramai da settimane accusa la Bielorussia di far arrivare migranti a Minsk, soprattutto dall’Iraq, per poi farli passare oltre il proprio confine: tutto come ritorsione per le sanzioni imposte dalla UE al paese slavo. La Lituania afferma che più di 4.000 persone sono entrate illegalmente dalla Bielorussia nel proprio territorio quest’anno.
Foto in evidenza: Christian Bowen su Unsplash
Ti potrebbe interessare anche:
- Armenia: studio o matrimonio? La “non scelta” della giovani yazide
- I segreti della famiglia Putin
- Behind the back, alla scoperta della sessualità femminile ai tempi della guerra,
- Ucraina, parla una madre surrogata
- Armenia e Azerbaigian, una guerra in vista?
- Nagorno-Karabakh: la terra contesa
- L’industria degli armamenti e il complesso militare-industriale
- Che fine ha fatto la principessa Latifa?
- Roba da marziani
- Afghanistan: uccise tre operatrici sanitarie
- Russia: Il dissidente detenuto Navalny in sciopero della fame
- #saveafghanwomen, salviamo le donne afghane: al via la mobilitazione
- Torturati i prigionieri di guerra armeni in Azerbaigian dopo la guerra nel Nagorno-Karabakh
- Shamisa Assani: La street artist di Kabul che dà voce alle donne
- 2021: cosa è successo nell’Est Europa
E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta recandosi sul posto, potete darci una mano cliccando su Sostienici