22 novembre 2019 – notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Novembre 22, 2019
*Algeria di nuovo in piazza
*Sudafrica, arrestato un ex ministro di Zuma
*Nigeria, tensioni alla frontiera con il Benin
*Rdc, ancora n rinvio per il processo ai presunti autori
dell’omicidio di due esperti Onu
*Gran Bretagna, i laburisti presentano il loro programma per le
prossime elezioni
*Germania, si apre il congresso della Cdu (in foto)
Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.
Germania
Polemica tutta tedesca sul cofondatore del movimento Extinction Rebellion, accusato di aver sminuito l’Olocausto per alcune dichiarazioni rilasciate in una intervista al settimanale Die Zeit e in un’altra a Der Spiegel. Roger Hallam aveva detto che il genocidio è una costante della storia umana, e che quello degli ebrei è solo una delle tante nefandezze compiute nella storia umana e ha citato come esempio il genocidio in Congo. Nell’intervista a Spiegel ha detto che il cambiamento climatico è “solo il tubo attraverso il quale il gas fluisce nella camera a gas, è soltanto il meccanismo con cui una generazione ne uccide un’altra”. Infine, ha invitato i tedeschi a non farsi paralizzare dal senso di colpa. Tanto è bastato per scatenare le proteste, a partire dalla stessa branca tedesca del movimento, che ha preso le distanza da Hallam e lo ha dichiarato “persona non grata”. L’editore tedesco del libro di Hallam ha annunciato lo stop alla distribuzione del libro, il leader dei Verdi ha criticato le sue affermazioni, stessa cosa ha fatto il il ministro degli Esteri Heiko Maas. Ieri Hallam con un lungo post su facebook a cui vi rimandiamo, si è scusato per le sue parole, affermando che non era sua intenzione sminuire nulla, ma solo ricordare come l’umanità sia incapace di imparare dai propri errori.
Gran Bretagna
Il partito laburista ha presentato il suo manifesto per le elezioni del prossimo 12 dicembre. Nazionalizzazioni, investimento nei servizi pubblici, edilizia popolare, lotta ai cambiamenti climatici, borse di studio per l’università, aumento del salario minimi, servizi sanitari gratuiti per ggli over 65, imposte sulle compagnie petrolifere per finanziare l’economia green. C’è chi lo ha definito il “manifesto dell’invidia”, per l’attacco ai ricchi e alla grande borghesia, chi invece lo trova l’unica risposta sensata alla crisi, anche di fiducia, che attraversa la Gran Bretagna, dve il 66 per cento delle persone, secondo una recentissima indagine statistica, non crede più che i problemi possano avere una soluzione. Il testo del manifesto laburista nel link sul nostro sito.
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