3 dicembre 2019 – notiziario

Scritto da in data Dicembre 3, 2019

Burkina Faso, l’omaggio del premier alle vittime dell’attacco di domenica alla chiesa evangelica / Nigeria, il ministero conferma la morte di 5 detenuti rimasti folgorati / Zambia, dopo la condanna per omosessualità è crisi diplomatica tra il presidente e l’ambasciatore Usa / Francia, 127 intellettuali ebrei contro la proposta di risoluzione che equipara antisemitismo e antisionismo /Malta, manifestazioni pro e contro Muscat (in foto) / Germania, per la procura c’è lo stato russo dietro l’omicidio di Zelimkahn Kangoshvil.

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

Germania

Se le questioni politiche interne sono attualmente incentrate sulla tenuta o meno della Grosse Koalition, dopo la sconfitta del ministro delle Finanze nelle elezioni per la leadership dell’Spd, sul piano della politica estera entra una nuova questione. Il procuratore generale Peter Frank potrebbe accusare il governo russo di essere direttamente coinvolto nel cosiddetto “omicidio del Tiergarten”, l’uccisione del cittadino georgiano Zelimkahn Kangoshvili avvenuta a fine agosto nel zoo di Berlino. Kangoshvili era stato colpito in pieno giorno da un ciclista. Poco tempo dopo, il presunto autore era stato arrestato. Secondo quanto scritto sul passaporto, si trattava di un cittadino russo di nome Vadim Sokolov.

Un’inchiesta giornalistica condotta da Spiegel in collaborazione con altri media indica che l’omicida potrebbe essere stato protetto dallo Stato russo, che gli avrebbe fabbricato una falsa identità. Scrive Spiegel che “un tentativo di ricerca nel database dei documenti di identità nazionali russi è stato vietato” perché la persona era “protetta dalla legge”, inoltre “le linee telefoniche del presunto datore di lavoro dell’uomo erano utilizzate in passato da sedi del Ministero della Difesa russo”.

Secondo le informazioni ottenute da Spiegel, il fattore decisivo per l’acquisizione da parte della procura federale di questa ipotesi è il fatto che “nel 2015 la Russia ha interrotto la ricerca internazionale di un sospetto assassino che gli esperti forensi hanno identificato come Sokolov”. Si tratterebbe di un uomo che nel 2013 avrebbe ucciso un uomo d’affari russo, anche in quel caso avvicinando la sua vittima in bicicletta. Gli investigatori tedeschi, conclude lo Spiegel, “ora sospettano che sia stato reclutato da agenzie governative come killer a contratto e inviato a Berlino”.

Francia

127 intellettuali di origine ebraica hanno firmato un appello per chiedere al governo di respingere una risoluzione – che verrà dibattuta a partire da oggi – in cui si equipara l’antisionismo all’antisemitismo. La lettera, che è stata pubblicata ieri su le Monde, afferma che una tale equiparazione è scorretta sul piano storico e sul piano semantico, ed è offensiva per quanti, tra gli ebrei, sono critici nei confronti dello Stato di Israele. La risoluzione é stata proposta da un deputato di La République en marche, la formazione del presidente Macron

« Nous, universitaires et intellectuels juifs, d’Israël​ et d’ailleurs, dont beaucoup de spécialistes de l’antisémitisme et de l’histoire du judaïsme et de l’Holocauste, élevons notre voix contre cette proposition de résolution », si legge nel testo. Viene sottolineato come una proposta del genere sia altamente problematica, visto che tra l’altro molti ebrei si considerano antisionisti e definirli di conseguenza antisemiti sarebbe davvero offensivo nei loro confronti. Inoltre, aggiungono, la definizione di antisemitismo così come è formulata dall’International Holocaust Remembrance Alliance è poco chiara e imprecisa ed è già stata “utilizzata per ridurre al silenzio le voci critiche contro lo stato di Israele”.

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