6 agosto 2021 – Notiziario dall’Est Europa e dal Caucaso

Scritto da in data Agosto 6, 2021

La rassegna di notizie dall’Est Europa: un breve focus sugli eventi settimanali 

  • Bielorussia: Lukashenko chiude (di nuovo) i confini
  • Lituania: stop ai migranti che arrivano dalla Bielorussia
  • Russia: caccia ai media indipendenti 
  • Ucraina: la testata investigativa Bellingcat annuncia l’inchiesta sulla morte di Vitaly Shishov, l’attivista trovato impiccato a Kyiv 

Bielorussia

In Bielorussia, il 5 agosto, Alexander Lukashenko ha incaricato i funzionari della sicurezza statale di rafforzare la sicurezza al confine del paese, “chiudendo ogni metro”, stando alle sua parole. La notizia è stata riportata dall’agenzia statale Belta. Tutto questo perché mercoledì 4 agosto le guardie di frontiera bielorusse, stando a quanto detto, hanno rilevato “un tentativo da parte delle forze di sicurezza lituane di espellere in Bielorussia otto migranti in modo aggressivo”.

Secondo il dipartimento, durante l’accaduto uno dei migranti si sarebbe sentito male e la parte lituana “non ha reagito in alcun modo alle richieste dell’uomo”. Il rapporto afferma che sono state proprio le guardie di frontiera bielorusse a chiamare un’ambulanza per l’uomo. 

All’inizio di luglio le autorità lituane hanno dichiarato emergenza a causa dell’afflusso di migranti dalla Bielorussia, definendo l’immigrazione illegale che proviene dal paese slavo come un atto di “aggressione ibrida da parte di Minsk”.  Da qui il paese baltico ha cominciato a costituire una barriera di filo spinato al proprio confine. Si prevede che la barriera avrà una lunghezza di 30 chilometri. Per la sua costruzione saranno spesi 42 milioni di euro.

Migranti al confine lituano-bielorusso /video pubblicato dalle autorità bielorusse /fonte: gpk.gov.by/

Lituania

La Lituania è sempre più dura con migranti che arrivano dalla Bielorussia. Dal 3 agosto le guardie di frontiera lituane hanno iniziato a fermare e rispedire indietro coloro che attraversano il confine del paese baltico illegalmente, seguendo una decisione presa dalla ministra degli Interni Agne Bilotaite. Lo scrive la testata locale Delfi.lt. “La Lituania rispetta i diritti umani, ma i migranti illegali saranno espulsi. Non possiamo tollerare soggiorni illegali nel nostro paese”, ha affermato la ministra. Il nuovo regolamento non esclude l’uso di forza da parte delle guardie di frontiera locali, se sarà necessario. 

Nel 2021, secondo il ministero degli Affari interni della Lituania, 4.026 persone hanno attraversato illegalmente il confine lituano-bielorusso, e Vilnius continua ad accusare Minsk su quanto accade ai propri confini. 

Come riportato da Delfi.lt, il Dipartimento della Guardia di frontiera lituano come prova ha pubblicato un filmato girato da un elicottero, dove si vedono grandi gruppi di immigrati che vengono scortati da veicoli che ricordano quelli dell’autorità di guardia di frontiera bielorussa, verso quello, poi, che sembrerebbe il confine del paese baltico. 

Prima l’Unione europea ha invitato Minsk a smettere di usare i migranti illegali come strumento di pressione sui paesi vicini.

Russia

In Russia, il 4 agosto, sono stati bloccati i siti di due media indipendenti: quello di “Open Media e “MBH Media”. Entrambe le testate sono associate a Mikhail Khodorkovsky, imprenditore russo in esilio a Londra. 

Il blocco è avvenuto dopo la decisione della Procura generale, la quale, a sua volta, fa riferimento all’articolo della legge su “inviti al disordine di massa e all’estremismo”, riporta Interfax.ru.

Le redazioni delle corrispettive testate sui social network hanno notato di non aver ricevuto alcuna notifica né dall’ufficio del procuratore generale né dal Roskomnadzor – letteralmente il Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa. Il giorno dopo, il 5 agosto, Open Media hanno annunciato la chiusura della testata. 

“Sfortunatamente le autorità non hanno bisogno di progetti mediatici con una visione critica di ciò che sta accadendo nel paese: più sei critico, più breve è la vita del progetto. Ma almeno ci abbiamo provato”, si legge nel comunicato della redazione nel canale Telegram della testata. 

In precedenza, quattro giornalisti di Open Media hanno ricevuto lo status di “media-agenti stranieri”, con l’accusa di ricevere il denaro dall’estero. 

Ucraina

La testata investigativa Bellingcat ha avviato un’inchiesta sulla morte di Vitaly Shishov, il capo “della Casa bielorussa”, trovato impiccato di recente a Kyiv. 

Lo ha annunciato il giornalista investigativo Hristo Grozev in diretta su radio “Eco di Mosca”, dicendo che tutte le risorse di Bellingcat saranno utilizzate per indagare sulla morte dell’attivista. L’investigatore ha aggiunto che, ovviamente, potrebbe trattarsi di un incidente. 

“Ma quello che sappiamo per certo è che gli ufficiali dell’FSB della Russia si sono in qualche modo integrati nell’opposizione bielorussa in Ucraina. E ora sentiamo questa notizia. Ciò vuol dire che ora stiamo indirizzando quasi tutte le nostre risorse per indagare su questo omicidio, se è un omicidio”, ha aggiunto Grozev in un’intervista. 

L’attivista bielorusso Vitaly Shishov, scomparso il 2 agosto a Kyiv, è stato trovato impiccato il giorno dopo in uno dei parchi vicino al suo luogo di residenza, stando alla dichiarazione della polizia della capitale ucraina. Riportava sul viso i segni di percosse. 

Shishov era il capo della “Casa bielorussa in Ucraina”, il cui compito primario è aiutare a bielorussi sfuggiti dalle repressioni e dal regime di Lukashenko. All’inizio di quest’anno, il Servizio bielorusso di “Radio Liberty” ha descritto la “Casa bielorussa in Ucraina”, guidata da Shishov, come un’organizzazione vicina al russo/bielorusso esponente di estrema destra Sergey Korotkikh, che poi ha ricevuto la cittadinanza ucraina. 

Immagine in evidenza: Ministry of the Interior of the Republic of Lithuania 

Ti potrebbe interessare anche:

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta recandosi sul posto, potete darci una mano cliccando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]