Elezioni, la Svezia vira a destra: intervista ad Andrea Iossa

Scritto da in data Settembre 20, 2022

Manifestazione a Malmö contro il risultato elettorale dell’11 settembre.

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Corrispondenza dalla Svezia con il ricercatore Andrea Iossa, cittadino italiano già naturalizzato svedese, sulla vittoria della destra e la grande crescita nei risultati del Partito Democratico, di estrema destra.

Ieri Ulf Kristersson, leader del partito dei Moderati svedesi, ha accettato dal presidente del parlamento svedese (il Riksdag) Andreas Norlen il compito di guidare il nuovo esecutivo. Una pronuncia a cui Norlen è arrivato dopo più di una settimana dall’esito delle consultazioni elettorali che hanno visto uscire sconfitti i socialdemocratici, al potere con a capo la prima ministra ad interim Magdalena Andersson (che si è dimessa), e la vittoria della coalizione di destra. Era dallo scorso novembre che Andresson, leader socialista e già ministra delle Finanze, guidava la Svezia. «Dopo giorni di attesa i risultati delle elezioni svedesi hanno confermato le previsioni» — scrive Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale — «e la coalizione di destra ha raccolto la maggior parte dei voti, con ogni probabilità formerà il nuovo esecutivo. Un terremoto politico che promette di avere conseguenze profonde sul paese».

Andrea Iossa spiega a Radio Bullets che «lo spostamento dell’elettorato» è dovuto, a suo avviso, principalmente al peggioramento delle condizioni socioeconomiche nel paese, ma anche alle risposte sempre più centriste e liberiste dei socialdemocratici. Una risposta della società civile, tuttavia, non si è fatta attendere e a Malmö, dove Andrea vive, sono state organizzate diverse manifestazioni già in questi giorni.

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