Convivere con il Covid?

Scritto da in data Novembre 20, 2020

A cura di Giulia Rodano

Diciamo la verità, ci mancava solo il Covid. Bisogna conviverci, ci ripetono continuamente. Ci vuole senso di responsabilità, senso civico. Bisogna fare dei sacrifici, tenendo d’occhio il bene comune. Chissà perché, queste frasi, questi appelli non mi risultano nuovi. Non so come la pensate o come la vivete voi, ma chi più delle donne è avvezzo, da sempre, a far convivere nella propria vita bisogni, desideri, libertà e responsabilità, necessità della cura degli altri; chi più delle donne è abituato a tenere conto delle necessità del lavoro e dell’assistenza, della produzione  e della vita quotidiana.

Nessuno come noi sa quanto siano fragili questi equilibri, quanto basti poco per metterli in crisi, per ritrovarsi nel caos, nell’angoscia e, naturalmente, nel senso di colpa.

Noi abbiamo imparato, a prezzo di dure battaglie personali e collettive, che invece queste responsabilità sono comuni, che quelle che sembrano individuali e personali, in realtà costituiscono valori sociali. La salute, la maternità, la cura degli anziani, il crescere dei ragazzi sono compiti di tutta la società. E non casualmente la nostra Costituzione li ricorda tutti tra i diritti sociali fondamentali.

Ascolta “Convivere con il Covid?” su Spreaker.

Il Covid ha messo in discussione i nostri difficili e precari equilibri sociali. Ha trovato una società fragile, una sanità indebolita, una scuola impoverita, dei trasporti sovraffollati.

La gestione pubblica della pandemia, il modo in cui ne parlano gli esperti, quello che quotidianamente ci viene urlato addosso dalle pagine dei giornali e dalle televisioni, le parole dei responsabili del governo e delle regioni, è invece tanto simile a quanto abbiamo introiettato da generazioni: sei tu che devi reggere l’equilibrio, è da te che dipende, tua è la responsabilità, anche a scapito della tua libertà.

Noi donne sappiamo che scaricare sui singoli, o meglio, sulle storiche depositarie della responsabilità − sulle donne − queste fragilità accresce solitudine e smarrimento e non affronta il cuore dei problemi.

Oggi, subito, bisogna cominciare a rendere meno fragile la nostra vita associata. Nuove chiusure saranno probabilmente necessarie, nuovi pesi sulle spalle delle donne anche. Ma non si deve più perdere tempo. Scuola, sanità, trasporti, anziani e persone fragili hanno bisogno da subito di attenzione, investimenti, nuove leggi. E noi ce lo aspettiamo.

In copertina Photo by NickyPe

Ti potrebbe interessare anche:

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici

Tagged as

[There are no radio stations in the database]