29 marzo 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Marzo 29, 2021
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- Il 14% degli afghani convive con la disabilità (copertina).
- Indonesia: centinaia di persone evacuate oggi per un massiccio incendio in una raffineria di petrolio.
- Venezuela: Guaidó positivo al coronavirus.
- Egitto: bambino di sei mesi estratto vivo dalle macerie di un palazzo crollato.
- Australia: due alti funzionari del governo rimossi dopo accuse di stupro.
- Myanmar: i funerali dei manifestanti diventano luoghi di resistenza
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Canale di Suez
Una società di servizi del canale afferma che le squadre di salvataggio hanno «parzialmente rimesso a galla» la colossale nave portacontainer che rimane incuneata nel Canale di Suez, senza fornire ulteriori dettagli su quando la nave potrà essere liberata. Leth Agencies ha detto lunedì che il modesto passo avanti è arrivato dopo intensi sforzi per spingere e tirare la nave con 10 rimorchiatori e aspirare la sabbia con diverse draghe durante la marea primaverile. Intanto è salito a 369, tra cui 25 petroliere, il numero delle navi in attesa dentro e attorno al Canale di Suez a causa dell’incagliamento del portacontainer Ever Given: lo riferisce un tweet della tv Al Arabiya.
Israele e Palestina
Un bambino palestinese è stato ferito oggi e molti altri hanno subito il soffocamento per inalazione di gas, quando i soldati israeliani hanno attaccato dozzine di attivisti che protestavano nel villaggio di Kafr Qaddum, vicino alla città di Qalqilia in Cisgiordania, contro gli insediamenti israeliani. I soldati israeliani hanno sparato proiettili rivestiti di gomma e gas lacrimogeni contro i manifestanti, ferendo un bambino con una granata assordante al piede.
https://twitter.com/jncatron/status/1375482736501268484
Per anni il villaggio di Kafr Qaddum è stato al centro di una campagna nazionale contro le attività degli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Quasi un giorno sì e uno no scoppiano scontri tra manifestanti palestinesi e forze israeliane nel villaggio.
Egitto
Gli operatori di ricerca e soccorso hanno estratto vivo un bambino di 6 mesi dalle macerie di un edificio crollato, mentre il bilancio delle vittime dell’incidente è salito a 25 con decine di feriti: lo hanno riferito domenica funzionari egiziani. La madre, il padre e la sorella del bambino sono già stati trovati morti, ma le squadre continuano a cercare il fratello maggiore che risulta disperso. Le condizioni del bimbo sono stabili. Non si conoscono le cause del crollo dell’edificio di dieci piani, avvenuto due giorni fa in un quartiere orientale de Il Cairo, ma le operazioni di scavo fra le macerie continuano. Il principale quotidiano egiziano, Al-Ahram, ha rilanciato informazioni secondo le quali quattro piani dell’edificio, nel distretto di Gesr Suez, sarebbero stati costruiti abusivamente.
Mozambico
«Decine di persone indifese» sono state uccise nella città di Palma, nel nord del Mozambico, in una serie di attacchi coordinati di jihadisti negli ultimi quattro giorni: lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, Omar Saranga. Sette delle vittime hanno perso la vita in un’imboscata durante un’operazione per evacuare circa 180 persone, fra le quali diversi stranieri che lavorano per il gruppo petrolifero francese Total, da un albergo della città dove avevano trovato rifugio. In seguito agli attacchi la Total ha annunciato ieri la sospensione delle sue operazioni in Mozambico.
Sudan
Il governo sudanese e uno dei gruppi ribelli del paese hanno firmato domenica un accordo per consolidare la sovranità e l’indipendenza del paese, aprendo la strada a un accordo di pace finale. Firmata nella vicina capitale del Sud Sudan di Juba, la Dichiarazione di principi tra il Consiglio di sovranità di transizione del Sudan e il Movimento di liberazione del popolo sudanese-Nord chiede anche la libertà religiosa attraverso il riconoscimento della diversità razziale, etnica, religiosa e culturale della nazione, secondo l’agenzia ufficiale di stampa del Sudan.
Coronavirus
Gli Stati Uniti stanno lavorando a un passaporto vaccinale come quello europeo, che sarà disponibile sia attraverso un’app che in forma cartacea, pronto fra tre mesi. Slovenia in lockdown generale dal primo al 12 aprile. Russia: Putin invita i russi a vaccinarsi. Slovacchia: il primo ministro slovacco Igor Matovic ha annunciato l’intenzione di dimettersi, dopo le forti critiche per la gestione della crisi sanitaria e per la decisione di acquistare dosi del vaccino russo Sputnik V senza informare i partner al governo. Matovic ha tuttavia affermato di voler restare come ministro delle Finanze. Venezuela: il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidó ha dichiarato sabato di essere risultato positivo al coronavirus e di avere sintomi lievi. Guaidó ha scritto sul suo account Twitter di essere in isolamento e ha espresso preoccupazione per il numero di infezioni nel paese. Iraq: i peacekeeper ONU delle Fiji sono risultati positivi.
Spagna: almeno 2 migranti sono morti e altri 9 risultano dispersi dopo che l’imbarcazione sulla quale si trovavano si è capovolta al largo della Spagna
Afghanistan
L’inviato speciale degli Stati Uniti, Zalmay Khalilzad, è partito per la Turchia allo scopo di incoraggiare le parti afghane ad accelerare i negoziati per porre fine al conflitto nel paese: lo ha detto sabato il Dipartimento di Stato americano. Questo avviene in un momento in cui si prevede che la Turchia ospiterà una conferenza guidata dalle Nazioni Unite sul processo di pace in Afghanistan nel prossimo futuro, con la partecipazione di delegazioni di tutte le parti del conflitto.
Intanto la città di Dushanbe, in Tagikistan, ospiterà oggi la nona conferenza ministeriale “Cuore dell’Asia – Processo di Istanbul”, che si concentrerà sulla costruzione del consenso regionale sulla pace in Afghanistan. Il presidente Ashraf Ghani parteciperà alla riunione il secondo giorno, il 30 marzo, e si unirà ai rappresentanti di almeno 50 paesi e organizzazioni internazionali, secondo i funzionari. Si prevede che l’incontro avrà un impatto significativo sugli sforzi di pace in corso per l’Afghanistan.
Una ricerca della Commissione indipendente per i diritti umani dell’Afghanistan (AIHRC) ha rivelato che le persone con disabilità costituiscono almeno il 14% della popolazione del paese, numero aumentato dell’11% negli ultimi 14 anni. L’indagine indica che ci sono 4,4 milioni (4.475.800) di persone con disabilità e la causa principale è la guerra. Il capo della commissione, Sharzad Akbar, ha invitato le parti in guerra a porre fine alla violenza e a impedire alla gente di compiere ulteriori sacrifici. «La causa delle disabilità, sulla base di 627 interviste (41,7%), sono i combattimenti e gli attentati in strada», ha detto Benafsha Yaqubi, membro della commissione. Yaqubi ha affermato che 18 degli intervistati (1,2%) erano disabili a causa dell’uso improprio di farmaci, 29 (1,9%) lo erano a causa di incidenti stradali, 72 (4,8%) per la mancanza di misure di sicurezza nella loro vita personale, 22 ( 1,5%) a causa della mancanza di misure di sicurezza sul lavoro, 60 (4%) per la mancanza di vaccinazioni e 32 (2,1%) a causa della mancanza di strutture sanitarie per affrontare i problemi durante la gravidanza. Le cause di 642 (42,8%) disabilità erano sconosciute, come i risultati hanno dimostrato. La commissione ha intervistato 1.504 persone con disabilità in 22 province. Di questi, 42 avevano una disabilità fisica, 294 una disabilità sensoriale, 42 disabilità dovute a malattie e 68 avevano disabilità psicologiche. L’indagine mostra che la mancanza di accesso all’istruzione, ai servizi sanitari e ai diritti sono un grosso problema per le persone con disabilità.
Bielorussia
La polizia bielorussa ha arrestato sabato oltre cento persone, tra cui tre redattori di piattaforme di notizie online, mentre si riunivano per nuove proteste contro il presidente Alexander Lukashenko.
Gli organizzatori dell’Eurovision Song Contest di quest’anno hanno squalificato la Bielorussia, stabilendo che la canzone di ingresso − di un gruppo i cui testi prendevano in giro le proteste anti-governative − viola le linee guida del format. La canzone della band Galasy ZMesta ha suscitato la disapprovazione da parte di esponenti dell’opposizione in Bielorussia, che hanno subìto una violenta repressione durante le proteste. Dopo che la European Broadcasting Union (EBU) ha rifiutato la canzone, la Bielorussia ha presentato un’altra opzione, della stessa band. Ma venerdì sera l’EBU ha rifiutato anche questa.
Canada
È di un morto e almeno cinque feriti il bilancio di un accoltellamento avvenuto ieri nei pressi di una biblioteca pubblica a Vancouver, nell’ovest del Canada. L’attacco sarebbe stato effettuato da un uomo isolato, che è stato poi arrestato, e le motivazioni del gesto sono ancora sconosciute, secondo la polizia. Yannick Bandaogo, 28 anni, è stato accusato di omicidio di secondo grado, ha detto domenica la squadra omicidi della Royal Canadian Mounted Police di North Vancouver. La vittima è una donna di circa 20 anni. I sei feriti sono stati portati in ospedale e non hanno ferite potenzialmente letali, afferma il comunicato.
Il video dalla scena fuori dalla biblioteca, che è vicino a una zona commerciale affollata, sembra mostrare un uomo che si feriva con un coltello prima di essere catturato dalla polizia. «Ha subito un intervento chirurgico per ferite autoinflitte ed è attualmente in custodia della polizia», ha detto la polizia stessa su Twitter, dove per oggi hanno anche annunciato una conferenza stampa in biblioteca.
Stati Uniti
La marijuana a uso ricreativo sarà legale anche a New York. I legislatori dello Stato hanno ufficialmente finalizzato l’accordo per la legalizzazione della cannabis, che potrebbe portare nella casse statali fino a 350 miliardi l’anno di nuove entrate fiscali. L’intesa prevede la vendita di marijuana agli adulti sopra i 21 anni e offre ai singoli la possibilità di far crescere anche in casa piante di cannabis per uso personale.
Cuba
Domenica centinaia di cubani si sono recati lungo la famosa passeggiata lungomare de L’Avana in una colorata carovana di auto, moto e biciclette per chiedere agli Stati Uniti di revocare il loro embargo di 60 anni contro la nazione insulare caraibica. La carovana ha fatto parte di un fine settimana di piccole proteste e carovane in più di 50 città in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti, sostenute dalle autorità locali nella speranza di influenzare l’amministrazione Biden a cambiare la politica degli Stati Uniti e per contrastare una campagna degli esiliati cubani per mantenere in vigore l’embargo. Biden, il presidente democratico, ha promesso durante la sua campagna presidenziale del 2020 di invertire i cambiamenti politici di Trump che «hanno inflitto danni al popolo cubano e non hanno fatto nulla per promuovere la democrazia e i diritti umani».
Venezuela
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha annunciato che dopo la “censura” e il “blocco” posto da Facebook alla sua pagina, utilizzerà la pagina della moglie Cilia Flores per pubblicare il suo rapporto settimanale sul contrasto al Covid-19. Riguardo alla decisione adottata dalla compagnia di Mark Zuckeberg di sospendere per 30 giorni l’attività della pagina, e giustificata con una violazione della politica sulle “fake news” per l’utilizzazione del servizio, il ministero della Comunicazione venezuelano l’ha definita una «violazione della libertà di espressione».
Bangladesh
Almeno dieci persone sono morte negli scontri tra polizia e manifestanti islamisti in Bangladesh, al terzo giorno di proteste contro la visita del premier e leader indiano nazionalista indù, Narendra Modi. Cinque persone sono morte venerdì e altre sei ieri, dopo che la polizia ha sparato ai manifestanti in diversi distretti del paese, a maggioranza musulmana, di 168 milioni di persone. Modi è arrivato a Dhaka venerdì per celebrare il 50° anniversario del Bangladesh, ed è ripartito sabato dopo aver donato al primo ministro Sheikh Hasina circa 1,2 milioni di vaccini Covid-19. I manifestanti accusano Modi di discriminare i musulmani, di minoranza nell’India a maggioranza indù, e la violenza è aumentata rapidamente durante la sua visita.
Myanmar
Le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco sulla gente durante il funerale di una delle 114 persone uccise due giorni fa, il giorno di protesta più sanguinoso dal colpo di Stato militare del primo febbraio. Lo riferiscono testimoni citati da The Guardian. Non ci sono per ora segnalazioni di vittime al funerale nella città di Bago, vicino a Yangon. Due persone sono state invece uccise ieri, durante le proteste, in diversi incidenti in altre città.
Indonesia
Due kamikaze si sono fatti esplodere fuori dalla cattedrale cattolica di Makassar, in Indonesia, durante la messa per la domenica delle Palme. Almeno quattordici persone sono rimaste ferite e ricoverate in ospedale. I due attentatori sono arrivati a bordo di una moto e si sono fatti saltare fuori dal cancello principale, non riuscendo a entrare. La polizia indonesiana ha identificato uno degli attentatori come facente parte di un gruppo coinvolto in un attacco militante nelle Filippine nel 2018: lo ha riferito ai giornalisti il capo della polizia, Listyo Sigit Prabowo.
La compagnia petrolifera statale indonesiana Pertamina ha detto oggi che sta cercando di controllare un enorme incendio nella sua raffineria di petrolio Balongan a Giava occidentale, che ha ferito cinque persone e ha portato all’evacuazione di 950 residenti nelle vicinanze. L’incendio è iniziato poco dopo la mezzanotte di domenica sera, hanno riferito i media, con video condivisi sui social che mostrano enormi fiamme che avvolgono la raffineria, mentre si sente una grande esplosione. «La causa dell’incendio è sconosciuta, ma durante l’incidente ci sono state forti piogge e fulmini», ha detto Pertamina.
Australia
Due ministri australiani sono stati retrocessi dalle cariche di governo più importanti oggi, mentre il partito conservatore al governo ha cercato di tracciare una linea riguardo agli stupri che hanno sconvolto la politica nazionale. Linda Reynolds è stata rimossa da ministro della Difesa e Christian Porter dalla carica di procuratore generale, mentre il primo ministro Scott Morrison si è piegato a settimane di crescente pressione pubblica.
Porter − il massimo ufficiale legale del governo ed ex procuratore dello stato − è accusato di aver violentato una compagna di studi di 16 anni nel 1988, accusa che lui nega. La donna è morta lo scorso giugno, secondo quanto riferito, per suicidio. La Reynolds è stata invece accusata di aver gestito male un’indagine sul presunto stupro di una giovane collaboratrice nel suo ufficio parlamentare, e di aver definito la donna una «mucca bugiarda». Entrambi i ministri sono in ferie da settimane, mentre Morrison in precedenza ha insistito sul fatto che sarebbero tornati al lavoro. Ora, entrambi rimarranno al governo, gestendo portafogli meno ambiti di servizi governativi: per Reynolds l’industria, scienza e tecnologia per Porter. Durante il rimpasto Morrison ha anche annunciato una serie di promozioni per le donne, dicendo che sarà «la più forte rappresentanza femminile mai vista in un governo australiano». Resta da vedere se la mossa sarà sufficiente a sedare un’ondata di rabbia pubblica contro la cultura pervasiva del bullismo, delle molestie e della violenza sessuale, in particolare nel governo.
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