31 dicembre 2019 – notiziario

Scritto da in data Dicembre 31, 2019

Sudan, prime condanne per l’omicidio di un manifestante; Burundi, chiesti 15 anni di prigione per quattro giornalisti (in foto) / Guinea Bissau, domani i risultati delle presidenziali / Spagna, la via il governo Sanchez / Slovacchia, condannato l’intermediario dell’omicidio di Jan Kuciak / Gran Bretagna, per l’estrema destra Boris Johnson è un buon premier.

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

Spagna

La Spagna ha un nuovo governo. Le parole di Pablo Iglesias, pronunciate dopo che il leader di Unidos Podemos e il premier incaricato, Pedro Sanchez, hanno firmato davanti alla stampa il loro accordo, aprono la porta a quello che lui ha definito “il primo governo di coalizione per il ripristino della democrazia”.
I punti dell’accordo prevedono forti misure sociali. “Femminista”, hanno definito entrambi il governo che si appresta a nascere, e in effetti la parola “femminismo” è il settimo punto dell’accordo. Nei dieci sottopunti di parla di parità di salario, di congedo di maternità e paternità paritario e pagato al 100 per cento, di diritto all’aborto e alla contraccezione di emergenza, ma anche di divieto di “utero in affitto” e di lotta alla pornografia, tema quest’ultimo piuttosto controverso. Altri punti prevedo l’innalzamento del salario minimo interprofessionale, da portare gradualmente alla somma di 1.200 euro, l’abrogazione delle norme peggiori della riforma del lavoro fatta dalla destra dell’ex premier Rajoy, l’aumento delle tasse per i redditi superiori a 130mila euro annui, una legge contro la corruzione nell’ambito di un più vasto programma contro la corruzione, che prevede anche un registro delle lobby allo scopo di assicurare una maggior trasparenza.

El acuerdo de gobierno entr… by La Vanguardia on Scribd

Slovacchia

La giudice Pamela Záleská ha pronunciato ieri la condanna a 15 anni di carcere per Zoltán Andruskó, reo confesso di essere l’intermediario tra il mandante e i sicari di Jan Kuciak e Martina Kušnírova, uccisi nel febbraio scorso. È la prima condanna in questo caso di omicidio che ha coinvolto politici al governo e imprenditori di successo, legati da fili di corruzione. Secondo la procura, mandante dell’omicidio è Alena Zsuzsová, che avrebbe promesso a Andruskó la remissione di un debito di 20mila euro nonché 50mila euro in contanti, consegnati dopo l’omicidio in banconote da 500 euro. A ordinare l’omicidio sarebbe stato il ricco uomo d’affari Marian Kočner. Andruskó ha patteggiato la propria pena, raggiungendo un accordo con il Tribunale. La prima proposta di accordo tra le parti – una condanna a dieci anni – era stata respinta dai giudici perché giudicata troppo favorevole all’imputato. L’accordo successivo, concordato ieri mattina, ha avuto l’approvazione di entrambi le parti. La giudice ha letto all’imputato le dieci domande di rito, a cui deve essere data risposta affermativa perché l’accordo sia approvato. Alle 11.58, la lettura della sentenza, che non prevede nessun appello. L’accordo di ieri e la relativa condanna inflitta sono stato solo una parte del processo per omicidio, la cui prossima udienza è prevista il 13 gennaio 2020

Burundi

Quindici anni di prigione per quattro giornalisti. È questa la richiesta della procura del Burundi nei confronti dei reporter di Iwacu, uno dei pochi media indipendenti del Paese, e del loro autista arrestati lo scorso 22 ottobre mentre coprivano gli avvenimenti relativi a una incursione di ribelli burundesi provenienti dalla Repubblica democratica del Congo. Per la loro liberazione era stata organizzata una petizione e 38 eurodeputati, per lo più francesi, avevano firmato una lettera per chiedere al governo del Burundi di rispettare la libertà di informazione.

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