Dietro le lenti

Scritto da in data Settembre 30, 2020

Indossare la tecnologia sta diventando un’azione sempre più comune. Gli smart glasses – gli occhiali “intelligenti” – allettano anche i modelli più famosi. Come Ray-Ban, il marchio di EssilorLuxottica, l’azienda che sta collaborando con Facebook al lancio, nel nuovo anno, di smart glasses di design. Per essere social… in un battito di ciglia.
Musica: “Little Magic Glasses” – Johnny Cash
Foto: Saketh Garuda da Unsplash

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Gli occhiali sono un oggetto semplice ma al contempo un’invenzione formidabile. Possono essere la manna dal cielo per chi, senza di loro, non distinguerebbe nulla attorno a sé. Possono essere un mezzo per proteggere la vista, per esempio dalla luce del sole. Possono servire a darci quel tocco intellettuale che cercavamo. Possono persino diventare la corazza trasparente dietro cui barricarci.
Gli occhiali sono tutto questo. E con la tecnologia, anche molto di più.

Smart glasses: la vista intelligente

La tecnologia è stata capace negli anni di far fare un salto di qualità notevole a un oggetto, come gli occhiali, in fondo sempre uguale a sé stesso. Basti pensare agli smart glasses, gli occhiali intelligenti, che integrano capacità ben al di là del semplice vedere.
Strettamente connessi alla realtà aumentata (AR – augmented reality), in quanto in grado di sovrapporre dati e informazioni all’ambiente che ci circonda in un mix tra realtà fisica e virtuale, gli smart glasses trovano una loro applicazione ideale nell’industria. Sono numerosi gli esempi di occhiali intelligenti pensati per aiutare nelle operazioni di intervento e di manutenzione su macchinari o linee produttive.
Sono però perfetti anche per la vita di tutti i giorni. Rientrano nei cosiddetti dispositivi indossabili – wearable devices – capaci di fotografare, di farci ascoltare la musica o telefonare, di monitorare il nostro stato fisico, di fornirci informazioni su ciò che ci circonda, connettendosi alla rete e standosene semplicemente appoggiati al nostro naso.

Generazione connessa

Le loro possibili evoluzioni sono molto interessanti, tanto che a lavorarci sono persino le big del mondo informatico e tecnologico: Apple, Google, Amazon e, non ultima, Facebook.
È di pochi giorni fa l’annuncio, da parte del colosso statunitense, di avere stretto una collaborazione pluriennale con un’azienda italo-francese. Si tratta di EssilorLuxottica, produttore a livello mondiale di lenti oftalmiche e di occhiali. L’obiettivo di questa partnership è sviluppare una nuova tipologia di smart glasses.
A dirlo è stato proprio Mark Zuckerberg, anche se non ha rivelato molto dell’operazione.

Si sa solo che i nuovi occhiali intelligenti combineranno le conoscenze delle due aziende. Da una parte, quindi, il design di Luxottica e la tecnologia delle lenti Essilor, dall’altra, a tecnologico corredo, le applicazioni Facebook che normalmente utilizziamo già sui nostri telefoni e computer. Insomma, in connessione continua, attraverso gli occhiali, sulla piattaforma social più famosa al mondo.

Ancora non è stato rivelato nulla neppure sulle funzionalità che questi nuovi dispositivi avranno: a lavorarci è la divisione Facebook Reality Labs (FRL) del colosso americano. Mentre dal punto di vista del design sappiamo che saranno a marchio Ray-Ban, uno dei più noti marchi del gruppo EssilorLuxottica.
Per averli sul mercato – e per conoscerne il costo – si dovrà attendere, però, il 2021.
Saranno quindi smart glasses di design con i quali, possiamo immaginare, si potrà comunicare con gli amici, leggere post, essere connessi. E, molto probabilmente, per mettere un “mi piace” o “chiedere l’amicizia” basterà davvero uno sguardo…

Oculus Quest 2, il nuovo visore per la VR

La stessa divisione FRL che sta lavorando agli occhiali smart, ha presentato anche il nuovo modello del visore per la realtà virtuale (VR) Oculus Quest – di questa consolle abbiamo avuto modo di parlare anche a Technomondo.
L’ultima versione di Oculus, ovvero la generazione Quest 2, è stata presentata proprio in concomitanza con l’annuncio sugli smart glasses.

Di lei però si sa molto di più: non solo ha una nuova linea, ma sono stati rivisti anche i controller touch e il display che, ora, ha una risoluzione più elevata (1832 x 1920 pixel) e quindi anche una maggiore capacità di elaborazione grafica – il nuovo display, si legge sul comunicato stampa, supporta i 90 Hz – che gli consente di eseguire nuove applicazioni di sistema.
Si sa anche quanto costa e quando potremo comprarlo: sarà disponibile a partire dal 13 ottobre al prezzo di quasi 300 dollari.

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