Trump positivo al coronavirus

Scritto da in data Ottobre 2, 2020

La notizia che uno degli uomini più potenti al mondo sia stato infettato dal coronavirus ha suscitato una valanga di reazioni, dallo shock alla simpatia, alla gioia palese e alla curiosità sempre presente per tutto quello che riguarda il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
L’annuncio di Trump venerdì, su Twitter, che lui, 74 anni, e la first lady, Melania Trump, sono risultati positivi al coronavirus, e la profonda incertezza che lo accompagna, ha fatto il giro del mondo scatenando commenti senza sosta sui social media.

I leader mondiali augurano una pronta guarigione

I leader mondiali non hanno potuto non intervenire, visto che Trump si è unito a una schiera di leader che hanno contratto il virus, molti dei quali scettici sulla malattia.

«Spero che la tua innata vitalità, buon umore e ottimismo ti aiuteranno a far fronte al pericoloso virus», ha scritto il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio diretto a Trump, diffuso dal Cremlino.

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha twittato «I miei migliori auguri al presidente @realDonaldTrump e @FLOTUS per una pronta e completa guarigione». L’amministrazione Trump a luglio ha formalmente notificato alle Nazioni Unite il ritiro dall’OMS, sebbene il ritiro non avrà effetto fino al prossimo anno. Trump ha affermato spesso che l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha bisogno di riforme ed è fortemente influenzata dalla Cina.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, che è stato ricoverato in ospedale per una settimana ad aprile dopo aver contratto il COVID-19, ha augurato a Trump una “pronta guarigione”.

Il dottor Bharat Pankhania, che consiglia il governo di Johnson sul controllo delle malattie trasmissibili, ha affermato di sperare che il test positivo di Trump invii un messaggio al presidente e agli altri leader affinché la malattia non venga negata.

Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha inviato un messaggio a Donald Trump dopo la diagnosi di coronavirus del presidente degli Stati Uniti, augurandogli una rapida guarigione, hanno detto sabato i media statali. “Ha offerto la sua solidarietà al presidente e alla first lady”,

L’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi ha twittato: «Nessuno è immune da #Covid-19».

La governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, parlando a una conferenza stampa settimanale, pensando alla riluttanza di Trump verso le mascherine, ha detto che la notizia «le ha ricordato quanto le mascherine vengano indossate in Giappone».

Il test positivo del test per Trump e sua moglie è stato l’argomento più cercato in Cina sull’App di social media più diffusa nel Paese, Weibo, poche ore dopo l’annuncio, con una maggioranza di commenti beffardi o critici.

Gli utenti dei social si lanciano in battute

Un utente ha scherzato sul fatto che Trump avesse finalmente twittato qualcosa di positivo. Il governo cinese si è molto risentito per i tentativi di Trump di incolpare la Cina, dove si è scatenata la malattia.

Mentre per alcuni è una bufala, per altri è lo spunto per fare battute: la comica Padma Lakshmi scrive solo: Karma.

Hu Xijin, il direttore del quotidiano statale Global Times, ha twittato in inglese che «il presidente Trump e la first lady hanno pagato il prezzo della loro scommessa di minimizzare il Covid-19».

Wang Huiyao, il fondatore e presidente del Center for China and Globalization, un influente gruppo di ricerca di Pechino, ha detto: «Se il presidente degli Stati Uniti, la persona più potente del mondo, può prenderlo, il virus non ha confini», si legge su The New York Times.

La televisione di Stato iraniana ha annunciato che Trump aveva il virus, e una conduttrice ha dato la notizia con un’immagine poco lusinghiera del presidente degli Stati Uniti, circondato da quelli che sembravano essere dei coronavirus giganti.

Il professore di economia della Keio University, Masaru Kaneko, ha twittato che leader populisti come il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente brasiliano Jair Bolsonaro «sono stati infettati perché tendevano a non prendere sul serio il coronavirus. Gli altri due leader hanno affrontato seriamente (il virus) dopo essersi infettati. Gli Stati Uniti seguiranno il loro esempio?».

Foto di copertina:  visuals su Unsplash

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