Il Libano tra proteste, default e coronavirus

Scritto da in data Marzo 17, 2020

Il Libano, paese che ha da poco dichiarato default, sta vivendo da ottobre una scia di proteste che sembra essersi sopita solo per l’arrivo del virus Covid19. Abbiamo chiesto a Lorenzo Forlani, giornalista freelance e corrispondente Agi da Beirut, di raccontarci quale sia la situazione nel paese mediorientale: una situazione complicata da un sistema costituzionale complesso e basato sulle divisioni confessionali (che rispettano poi quelle partitiche) e fatta di sperequazione economica e problemi sociali. Il tutto in un paese in cui si sono susseguite le guerre, compresa una devastante guerra civile durata 15 anni e finita solo nel 1990.

Le tensioni col vicino stato di Israele, sfociate in una vera e propria guerra nel 2006 (formalmente mai conclusa), sono poi continue, tanto che a fine estate 2019 si è temuta una vera e propria escalation.

Lorenzo ci ha raccontato alcune delle principali problematiche del Libano e le ragioni della protesta, ma anche le difficoltà relative all’assenza di richieste chiare e alla contrapposizione tra manifestanti e uno dei partiti più importanti del paese, quello musulmano sciita di Hezbollah.

In copertina foto di Daniele Napolitano, ottobre 2019
In sottofondo musicale, uno dei temi della protesta: Ounadikom di Ahmad Kaabour.

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