Alluvione Emilia Romagna – Fine dell’emergenza
Scritto da Raffaella Quadri in data Giugno 13, 2023
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La notte tra il 16 e il 17 maggio 2023 ha sconvolto un’intera Regione. L’alluvione in Emilia Romagna – la seconda dopo quella verificatasi in misura minore qualche giorno prima, il 2 maggio – è stata una delle più devastanti che la zona abbia mai vissuto.
Il ravennate è stato tra i territori più duramente colpiti. In una sola ora la rottura dell’argine del fiume Santerno ha provocato l’allagamento di Sant’Agata sul Santerno.
Da quel momento sono scattati immediati i soccorsi.
Dal resto del Paese sono convogliati in Emilia gli enti di Protezione Civile di undici Regioni, ma la disponibilità a intervenire è arrivata praticamente da ogni parte d’Italia, un carico di donne e uomini con attrezzature e mezzi necessari per affrontare un’emergenza durata venticinque giorni.
Vi ho raccontato solo l’ultima delle missioni della Lombardia, quella che ho vissuto in prima persona e che si è conclusa il 10 giugno con una cerimonia di saluto e con la consegna al primo cittadino di Sant’Agata sul Santerno, Enea Emiliani, della bandiera di Regione Lombardia con le firme di tutti i volontari che hanno partecipato all’emergenza.
Le parole del Sindaco sono state di gratitudine e di riconoscenza, non solo alla Lombardia ma a tutti i volontari che hanno aiutato l’Emilia Romagna in difficoltà. Una prova concreta di solidarietà.
Ora, terminata la fase emergenziale, resta sul territorio solo la Protezione Civile dell’Emilia Romagna che porterà a termine le ultime fasi di intervento. Agli abitanti del posto toccherà invece il compito di risollevarsi per ripartire e tornare a vivere e lavorare come prima.
Noi, invece, siamo rientrati a casa, ognuno con un carico di esperienze, ricordi ed emozioni che non dimenticheremo. Abbiamo fatto una piccola parte – solo una piccola parte – ma nell’insieme questo ha fatto la differenza.
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