Ucraina, l’attesa della guerra a Kharkiv: “Basta panico”

Scritto da in data Febbraio 14, 2022

Siamo a Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina. Da qui al confine con la Russia ci sono circa 40 km. In tanti ipotizzano che, in caso di attacco da parte della Russia, Kharkiv, assieme alla capitale Kyiv, sarebbe tra le prime città bersagliate. Però per le strade in questo lunedì mattina, almeno in apparenza, sembra che non ci sia panico. «Smettiamola con queste storie», ci dice Olha, 60 anni, mentre aspetta nel centro della città assieme a un gruppo di colleghi una navetta che la porterà al ginnasio dove insegna lingua russa.

Gli ucraini e il mondo aspettano il 16 febbraio, la giornata in cui, stando a quanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto agli alleati occidentali, Vladimir Putin potrebbe lanciare un attacco contro l’Ucraina. Gli appelli del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di mantenere la calma servono a poco, almeno per la comunità internazionale. Varie compagnie aeree stanno sospendendo i voli sul paese e l’Osce − l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa − nonché le ambasciate, stanno trasferendo il loro personale.

L’Ucraina, per garantire la sicurezza dei voli, conferma la costituzione di un fondo da oggi, a seguito della decisione degli assicuratori internazionali di rimuovere le coperture. A questo schema sarà assegnata una somma di 16,6 miliardi di hyrvnia (poco meno di 600 milioni di dollari). Il servizio di sicurezza dell’Ucraina, la SBU − la principale agenzia di sicurezza del governo nei settori dell’attività di controspionaggio e della lotta al terrorismo −, stamattina con un comunicato ha affermato che il paese sta subendo in questo momento una potente ondata di guerra ibrida, con dei tentativi di fomentare sistematicamente il panico, trasmettere informazioni false e distorcere la realtà. «Lo spazio dell’informazione è sotto una pressione senza precedenti», si legge nel comunicato.

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