27 novembre 2019 – Notiziario

Scritto da in data Novembre 27, 2019

Honduras: giornalista ucciso.
Transgender: 26mila donne lanciano un crowdfunding per la rimozione del seno.
Trump designerà i cartelli messicani come terroristi.
Proseguono le proteste in Cile, Bolivia, Colombia dove muore un giovane manifestante (in copertina), Libano, Iraq, Malta. A Tel Aviv manifestazione pro Netanyahu mentre i palestinesi marciano contro gli Stati Uniti.
Egitto: Rapporto Amnesty International, procura complice di torture fatte su critici del governo.
Afghanistan: il presidente contro l’intelligence per come ha gestito denunce di pedofilia.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Transgender

Il sito di crowdfunding GoFundMe mostra che oltre 26.000 ragazze e donne stanno cercando assistenza finanziaria per sostenere un “intervento chirurgico di alto livello” – o una doppia mastectomia – per apparire più maschili. August da Chicago scrive: “Sogno questo intervento da quando ero bambina, non pensavo mai avrebbe potuto diventare realtà. Il mio petto è la principale fonte di disagio e disforia nella mia vita e presto scomparirà”. Will dell’Irlanda: “La chirurgia è qualcosa che desideravo da prima che avessi la parola per dirlo. Mi fascio ogni giorno, non voglio continuare a lottare per respirare. Il costo dell’intervento è di oltre 10 mila euro”.

Arabia Saudita

L’Arabia Saudita ha deciso di intensifica la repressione dei critici verso il governo. Numerosi giornalisti, scrittori e accademici, i soliti obiettivi per il regno, sono stati arrestati in questo ultimo giro di vite. Non è chiaro il motivo per cui molti sono stati presi, visto non erano stati pubblicamente critici nei confronti del governo da anni.

Egitto

Egitto: Amnesty International ha diffuso un nuovo rapporto, “Stato d’eccezione permanente” dove accusa la Procura suprema per la sicurezza dello Stato di abusare regolarmente delle norme antiterrorismo per annullare le garanzie sul giusto processo e perseguire migliaia di persone critiche del governo. Il rapporto denuncia la procura di complicità nelle sparizioni forzate, nelle privazione arbitraria della libertà, nei maltrattamenti e nelle torture.

E ancora Egitto, Uno dei più noti blogger atei egiziani  afferma che gli è stato impedito di lasciare il paese in ottobre per sposare la fidanzata in Tunisia, ora sta malissimo perché in sciopero della fame per protestare contro le inspiegabili restrizioni di viaggio del governo da un mese. È stato ricoverato in ospedale due volte dall’inizio del suo sciopero. Ahmed Harkan è un noto attivista secolare in Egitto, dove ha apertamente sostenuto  la libertà religiosa.

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