Sonko ancora in ospedale, non può lasciare il Senegal per farsi curare
Scritto da Stefania Cingia in data Marzo 18, 2023
Il 16 marzo 2023, Ousmane Sonko, il leader del partito di opposizione Pastef in Senegal, è stato prelevato con la forza dalla polizia durante l’udienza in tribunale. Questo perché si era allontanato dal percorso stabilito per raggiungere la sede del tribunale. Sonko è poi comparso in tribunale per rispondere dell’accusa di diffamazione contro l’attuale ministro del Turismo, Mame Mbaye Niang. Durante l’arresto, Sonko ha subito maltrattamenti mentre veniva fatto scendere dal veicolo, e ha richiesto di essere visitato da un medico. «Ho deciso di attraversare Cheikh Anta Diop Avenue. Sono un cittadino senegalese che si muove liberamente», ha detto lo stesso Sonko.
Il giudice Pape Mouhamed Diop ha rinviato l’udienza al 30 marzo 2023. Da fonti sul posto vicine a Pastef, sembra che più che essere stato maltrattato, sia stato usato “qualcosa” − è stata usata la parola “poison”, veleno.
Sonko è stato ricoverato nella clinica Suma Assistance, nel suo quartiere Cité Goorgui, si dice sia stato avvelenato ed è stato richiesto dalla sua famiglia che fosse portato all’estero per le cure. Tornato a casa ieri sera, continua ad avere capogiri e ha aggiunto: «Soffro di dolori al basso ventre e ho difficoltà a respirare».
Con Sonko, al momento dell’intervento delle forze di polizia che l’hanno obbligato a scendere dal veicolo, c’era anche il suo avvocato, Me Ciré Cledor Ly che in tribunale ha avuto un malore ed è stato portato d’urgenza nella clinica Suma Assistance. Il coordinatore Pastef Italie, Amadou Oury Diallo, raggiunto telefonicamente, ha confermato che Ousmane Sonko è ancora in ospedale a Cité Goorgui, mentre il suo avvocato è stato portato ieri fuori dal paese con destinazione Parigi per farsi curare.
Sonko non può lasciare il Senegal perché non è in possesso del passaporto: a marzo 2021 gli era stato ritirato, a seguito dell’arresto con l’accusa di violenza contro una donna. Pochi giorni dopo era stato rilasciato, ma da allora vive in libertà condizionata e per viaggiare deve chiedere il permesso. Su questo caso non c’è una data di udienza: se venisse confermata l’accusa di stupro, Sonko dovrebbe affrontare dieci anni di prigione e sarebbe escluso dalla corsa alle presidenziali del prossimo febbraio.
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