Messico: esercito al confine contro la carovana di migranti

Scritto da in data Ottobre 9, 2020

Sempre più complessa la situazione dei migranti mesoamericani, che cercano di attraversare il Messico per giungere negli USA. Una carovana di migliaia di persone, provenienti dall’Honduras, starebbe infatti cercando di attraversare il confine tra Guatemala e Messico, secondo il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador in maniera “provocatoria” nei confronti degli Stati Uniti che si apprestano alle elezioni. Nonostante Obrador abbia anche dichiarato di non voler essere coinvolto nella campagna elettorale, il 3 ottobre ha preso la decisione di inviare truppe di militari al confine, per fermare l’ingresso dei migranti nel Paese, dopo le minacce di Donald Trump sull’aumento delle tariffe doganali se il Messico non farà di più per controllare gli ingressi illegali di persone negli Stati Uniti.

Già il primo ottobre il governo messicano aveva deciso di non consentire l’ingresso di persone migranti dal sud che non utilizzassero “misure di protezione” contro la diffusione della pandemia di Covid-19, promettendo la detenzione a chi avesse cercato comunque di passare il confine.

Sebbene alcuni dei partecipanti alla carovana portino mascherine, difficilmente il cammino consente il necessario distanziamento tra le persone. Tuttavia, ancora meno è possibile osservarlo nelle carceri messicane di confine, tanto che spesso chi è passato per il Messico o è stato rimpatriato dagli stessi Stati Uniti, ha difficoltà a essere riammesso nella propria comunità di origine perché visto come potenziale untore. La rotta migratoria dai paesi dell’America Centrale agli Stati Uniti è molto pericolosa: nel 2019, quasi metà delle 514 persone migranti morte per raggiungere gli USA (escludendo chi è morto in detenzione) ha perso la vita proprio al confine tra Messico e Stati Uniti.

In copertina Pixabay/Yves Bernardi

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