Ritorno alla Luna

Scritto da in data Settembre 2, 2022

Pronti per il conto alla rovescia. Il 3 settembre 2022 è previsto il lancio dell’attesissima missione Artemis 1.

Il primo tentativo, programmato per il 29 agosto scorso, è andato fallito a causa di alcuni problemi tecnici che hanno costretto la Nasa a interrompere il conto alla rovescia e a rimandare il lancio.
La missione ha il sapore dell’evento storico, in quanto segna il primo passo per il ritorno del genere umano sul nostro satellite, previsto entro il 2024. Una nuova avventura a cinquant’anni dalla fine del programma Apollo, che si concluse con l’ultima missione dell’Apollo 17 datata dicembre 1972.

Missione Luna: finestra di due ore per Artemis

Secondo i calcoli degli esperti, sabato 3 settembre si presenterà una finestra di due ore entro le quali potrà avvenire il lancio dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida. A partire dalle 14:17, ora della Florida – in Italia saranno le 20:17 – i propulsori del razzo Space Launch System (SLS) potranno essere accessi.
Artemis 1 è una missione senza equipaggio verso l’orbita del nostro satellite, ed è il primo test integrato della navicella spaziale Orion della Nasa, del razzo Space Launch System (SLS) e dei sistemi di terra Nasa presso il Kennedy Space Center.

Durante il primo tentativo di lancio erano emersi alcuni problemi legati al raffreddamento dei quattro motori RS-25 – gli stessi modelli del motore primario che per anni ha portato in orbita lo Space Shuttle. Il motore che aveva preoccupato gli ingegneri della Nasa era stato il numero 3, che mostrava temperature più elevate rispetto agli altri motori.
Inoltre era stata riscontrata una dispersione di idrogeno su uno dei componenti del sistema di rifornimento ombelicale dalla torre di lancio. Questi componenti, chiamati accessori di lancio e ombelicali, forniscono alimentazione, comunicazioni, liquido di raffreddamento e carburante, e si disconnettono rapidamente dal razzo al momento del lancio.
La perdita è stata gestita dal team tecnico regolando manualmente le portate del propellente.
Circa mezz’ora prima del countdown saranno effettuati i test di raffreddamento dei motori – detti “kick start bleed test” – durante la fase di riempimento rapido dell’idrogeno liquido nello stadio principale.
Se tutto andrà secondo i piani, la missione spaziale avrà inizio.

Artemis: trampolino di lancio verso Marte

Artemis 1, spiega la Nasa, rappresenta il primo passo nella prossima era dell’esplorazione spaziale. Il volo senza equipaggio ha lo scopo di testare le tecnologie e i sistemi destinati all’esplorazione dello spazio profondo.
Il viaggio del modulo Orion verso la Luna richiederà diversi giorni, durante i quali gli ingegneri valuteranno i sistemi del veicolo spaziale e, se necessario, ne correggeranno la traiettoria. Come spiega la Nasa, volerà a circa cento chilometri sopra la superficie della Luna, quindi utilizzerà la forza gravitazionale del satellite per spingersi in una nuova orbita a circa settantamila chilometri dalla Luna. Vi rimarrà per circa sei giorni per raccogliere dati e consentire ai controllori di missione di valutarne le prestazioni.
Per il rientro Orion effettuerà un altro sorvolo ravvicinato alla superficie lunare e, oltre a un altro motore di accensione, sfrutterà nuovamente la gravità della Luna per impostare la traiettoria di ritorno e accelerare verso la Terra. Alla fine della missione la navicella avrà trascorso dalle quattro alle sei settimane nello spazio e avrà percorso oltre due milioni di chilometri.

Il progetto dell’agenzia statunitense è di organizzare negli anni una presenza stabile sulla Luna, da cui preparare poi le future missioni su Marte.
Il nostro satellite diventerà così l’avamposto per la conquista dello spazio.

La diretta potrà essere seguita sul sito web della Nasa.

Foto di copertina: Joel Kowsky – NASA

 

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