15 novembre 2019 – notiziario

Scritto da in data Novembre 15, 2019

  • Kenya, conclusa la Conferenza Onu;
  • Guinea, ancora un morto nelle manifestazioni;
  • Danimarca, non tutto è verde;
  • Kosovo, si ricontano i voti

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

In copertina Credit Unpfa

Kenya

Si è conclusa ieri la conferenza Onu sulle sulla popolazione e lo sviluppo, a venticinque anni dalla prima che si era svolta al Cairo. Il tema è sempre quello di governare la crescita demografica e in questo campo ci sono stati dei risultati, si è detto durante la conferenza: si è passati da una media di 2,8 figli per donna, a una media di 2,5. Ci sono zone dove la popolazione è stabile altre in continua crescita, complici anche gli 89 milioni di gravidanze indesiderate (ogni anno) nei Paesi in via di sviluppo. Se l’obiettivo è una stabilizzazione globale, non c’è che un modo: fare meno figli. Come? Educazione sessuale, contraccettivi e prosperità economica, ha risposto la conferenza. Se l’ultimo punto sarà il più difficile da realizzare, per gli altri due la maggior parte dei Paesi presenti si sono detti disposti a fare del loro meglio.

Germania

Il numero tredici non ha portato fortuna all’associazione Eike e.V. di Jena, in Turingia, che ogni anno – da tredici anni, appunto – organizza il suo incontro alternativo sui cambiamenti climatici. Stavolta l’hotel di Monaco dove si sarebbe dovuta tenere la conferenza si è tirato indietro, citando problemi di sicurezza, e ha disdetto la prenotazione. Nel comunicato dell’Hotel si legge che il problema è “l’eccessiva polarizzazione” dell’evento, il rischio cioè che prese di posizioni così radicali possano provocare reazioni e manifestazioni. Sabato scorso attivisti dell’Antikapitalistisches Klimatreffen avevano indetto un’azione di protesta davanti e dentro l’albergo. L’associazione Eike, che sostiene che i cambiamenti climatici non siano causati dalle attività umane,  è strettamente legata al partito di estrema destra Alternative fuer Deutschland. Eike è la controparte tedesca dell’American Heartland Institute finanziato, tra gli altri, dalla compagnia petrolifera Exxon Mobile. Secondo un sondaggio dell’Associated Press, un terzo degli americani non crede nei cambiamenti climatici causati dall’uomo.

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