A servizio di sua maestà
Scritto da Raffaella Quadri in data Giugno 25, 2020
Direttamente dal 1964 agli anni Venti del nuovo millennio. Torna a fare sognare la mitica Aston Martin DB5 in pochi esemplari perfettamente identici al modello guidato da Sean Connery in Goldfinger. Ed è storia di stile e di cinema, su quattro ruote.
Musica: “Goldfinger” di Shirley Bassey
Photo credits: Aston Martin
Invece di leggere prova ad ascoltare: la musica e la narrazione renderanno l’esperienza più coinvolgente!
Le belle signore si fanno sempre attendere. È passato più di mezzo secolo e ora si prepara a sfoggiare tutta la propria grazia a quattro ruote, ma è per pochi: si tratta della mitica Aston Martin DB5, l’auto dell’agente segreto più famoso al mondo, a servizio di Sua Maestà.
Il ritorno della Aston Martin DB5
25. Solo 25 esemplari che facoltosi collezionisti da ogni angolo della Terra avranno fatto a gara per accaparrarsi. Usciranno lucenti, nel loro signorile color argento – Silver Birch –, dalla fabbrica di Newport Pagnell di Aston Martin, nella seconda metà del 2020.
E saranno tutte identiche, perché sono la riproduzione fedele niente di meno che della super car di James Bond.
La casa automobilistica britannica ha deciso di rendere omaggio a una vera icona di stile, diventata famosa grazie alle avventure sul grande schermo dell’agente segreto 007.
La DB5 ha partecipato al suo primo ciak nel 1964, debuttando al fianco di Sean Connery in Agente 007 – Missione Goldfinger e da allora è diventata un simbolo.
Per celebrarla, a più di cinquant’anni da quel debutto, gli ingegneri della Aston Martin, in collaborazione con EON Productions, la casa produttrice dei film di James Bond, hanno deciso di riproporla ribattezzandola: DB5 Goldfinger Continuation.
Tutti gli optional da spia
Una riproduzione più che fedele. Il nuovo modello è un bolide super accessoriato esattamente con i dispositivi usati da James Bond, con tanto di targhe girevoli, arieti anteriori e posteriori, schermi radar – ovviamente fittizi – e protezioni antiproiettile.
Ma niente paura, alcuni non possono certo funzionare davvero. Niente mitragliatrici in grado di sparare, anche se le loro canne fuoriescono a comando dai fari dell’auto. Niente olio che esca dagli erogatori posteriori per seminare gli inseguitori. E niente sedile del passeggero che permette di catapultarlo dal tettuccio – per inciso il tettuccio si apre, ma non sarà possibile liberarsi così del compagno di viaggio, per quanto immagino sia il sogno di molti.
Per studiare e realizzare l’esatta riproduzione dell’auto del film, la casa automobilistica britannica ha collaborato con Christopher Corbould, tecnico esperto di effetti speciali nell’industria cinematografica e vincitore tra l’altro nel proprio campo di numerosi premi, tra cui il BAFTA (British Academy Film Award) e l’Oscar.
Mai in strada
Difficilmente però vedremo in giro uno di questi bellissimi modelli, la DB5 Goldfinger non è omologata per girare su strada, ma il motore che romberà sotto il cofano sarà più che reale e potente. Fino a 290 CV da domare con un cambio a cinque velocità, rigorosamente manuale.
Cosa manda da dire? Un piccolo insignificante particolare, il costo. Solo 2,75 milioni di sterline – esentasse, ovviamente –, vale a dire oltre 3 milioni di euro – spicciolo più, spicciolo meno.
Che sarà mai per i James Bond del nuovo millennio?!
Nella foto di apertura la Aston Martin DB5 durante il Global James Bond Day – 5 ottobre 2018.
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