Escalation nel Donbass

Scritto da in data Febbraio 19, 2020

In collegamento da Kyiv

Sembrava che la pace nel Donbass, nell’Ucraina orientale, fosse vicina, dopo i negoziati tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin , invece una brusca escalation ha visto in queste ore svanire nel nulla i primi risultati del difficile dialogo tra Russia e Ucraina.

Le forze separatiste filo-russe, sostenute da Mosca militarmente, hanno attaccato le posizioni ucraine nella mattinata del 18 febbraio, secondo quanto riportato sul sito del ministero della Difesa ucraino. Stando sempre alle dichiarazioni dei militari, l’area del conflitto comprende le città di Novotoshkivske, Orikhove, Krymske e Khutir Vinyl.   

Le truppe degli occupanti hanno bombardato le posizioni ucraine con armi proibite dagli accordi di Minsk. Il nemico usava mortai da 120 mm, oltre a vari lanciagranate e mitragliatrici pesanti. Con la scusa del bombardamento, il nemico è passato all’offensiva e ha cercato di sfondare la linea della separazione

L’area dell’escalation è attualmente difesa dalla 72a e dalla 93a Brigata di fanteria meccanizzata dell’Ucraina. A seguito del fuoco mattutino, un soldato ucraino è stato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti, riporta sempre ministero della Difesa dell’Ucraina, aggiungendo:

Il nemico ha subito perdite: un morto e cinque feriti; dopo ha chiesto di cessare fuoco. L’Ucraina non ha perso terreno

Marina Ustenko, una civile che vive nella città di Popasna, vicino alla zona del conflitto armato, ha pubblicato un video su Facebook in cui quella mattina si poteva sentire il rumore dei combattimenti, anche se da lontano.

 

Il presidente Volodymyr Zelensky ha definito l’offensiva da parte delle forze separatiste filo-russe nel Donbass un tentativo di compromettere i negoziati di pace in corso. Così ha scritto il presidente sui social:

Nel quinto anniversario della tragedia di Debaltseve, le truppe degli occupanti hanno organizzato una provocazione piena di cinismo. Stamattina hanno attaccato le posizioni delle Forze Congiunte vicino agli insediamenti di Novotoshkivske, Orikhove, Krymske e Khutir Vilniy, usando le armi vietate dagli accordi di Minsk

La Russia reagisce all’accaduto e respinge qualsiasi accusa. Dmitry Peskov, il segretario stampa del Cremlino, così avrebbe commentato la situazione: 

Speriamo che prossimamente sarà possibile chiarire i dettagli sull’escalation nel Donbass. Solo dopo potremmo trarre qualche conclusione

Qualcuno nota però delle incongruenze nel riportare la notizia in Russia. La testata lenta.ru ha pubblicato un articolo sull’accaduto: nel titolo scrive “La RPL [Repubblica Popolare di Luhansk] ha iniziato un’offensiva a Donbass”, usando in russo la parola nastupaem, che, appunto, vuol dire iniziamo offensiva. 

Foto in evidenza: Yuriy Velichko

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