Io non ho paura. Intervista con Marilù Mastrogiovanni

Scritto da in data Novembre 18, 2020

OndaLunga, la rubrica di attualità di Funambole RadioAttive, oggi intervista Marilù Mastrogiovanni. Marilù è l’organizzatrice e animatrice del Forum delle giornaliste del Mediterraneo che avrà luogo dal 22 novembre al primo dicembre, online. Scrittrice, giornalista investigativa, docente, fondatrice e direttrice del Tacco d’Italia, nota per le indagini sulle ecomafie pugliesi, Marilù è al centro di una vicenda personale e professionale che ha aspetti tanto dolorosi quanto paradossali.

Iniziamo parlando del calendario, i temi e gli interventi prestigiosi del Forum che in questa sua quinta edizione nella cornice della pandemia di Coronavirus non potrà svolgersi in presenza. Anche quest’anno, e malgrado il formato inedito, il Forum continuerà ad abbracciare un ampio ventaglio di temi che riguardano la vita delle donne in generale e delle giornaliste in particolare in un contesto in cui la libertà di espressione nel nostro Paese sta subendo duri attacchi, inclusi quelli perpetrati dalla criminalità organizzata.

Marilù li conosce bene. Il mese scorso è iniziato un processo penale in cui è sia accusatrice che accusata. Marilù chiede giustizia nei confronti di tre imputati del paese pugliese di Casarano, fra cui l’ex sindaco, accusati di alcuni atti di intimidazione compiuti a danno della giornalista. Lo stesso procedimento, tuttavia, la vede imputata per diffamazione aggravata nei confronti delle stesse persone per aver pubblicato un articolo in cui ha riferito che, in base al contenuto di un’intercettazione resa nota negli atti di un procedimento giudiziario, essi sarebbero stati legati alla Sacra Corona Unita, la mafia pugliese.

Sostengono Marilù in questa impresa giudiziaria numerose organizzazioni della società civile tra cui centri anti-violenza sulle donne, reti e organizzazioni femministe, il sindacato e la Federazione Nazionale della Stampa, e dalla Consigliera di Parità della Regione Puglia.

Con lei ricostruiamo le tappe salienti della sua vicenda, mettendo anche a fuoco gli aspetti di violenza di genere che l’hanno costretta ad avvalersi di misure di protezione e ad abbandonare la propria abitazione per salvaguardare la sua incolumità e quella dei suoi cari.

Parliamo anche della solidarietà a lei dimostrata non solo da reti di attivismo e di interesse pubblico, ma anche dai suoi lettori e dalla sua comunità. Concludiamo con il messaggio di Marilù, che alle giovani e ai giovani del nostro Paese con le ali, l’apprendimento e le relazioni per il momento imbrigliate dalla pandemia, consiglia di mantenere la “barra dritta” e di continuare a essere visionari/e e audaci.

Ti potrebbe interessare anche:

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici

Tagged as

[There are no radio stations in the database]