Lo specchio di cristallo
Scritto da Io sono Alice in data Ottobre 20, 2021
«Un fragore improvviso irrompe nella stanza, nel cuore della notte, facendomi sobbalzare dal letto mentre sono immersa nel sonno. […] Mi guardo intorno: non ci sono vetri a terra. Il fragore che ho appena sentito non è quello della porta finestra, né del lampadario o degli specchi della camera. No, quel fragore è il rumore dei miei sentimenti fatti a pezzi e sparpagliati sul percorso della mia vita da chi, fino a poco tempo prima, ha ripetuto e giurato di amarmi, e poi di volermi distruggere».
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La corda sbagliata
«Sperimentiamo l’amore in tutte le sue forme, in maniera libera, naturale e senza paura. Niente e nessuno può intromettersi nella nostra intimità che lui mi propone di filmare e fotografare. Sono attimi che vivranno per sempre nei nostri cuori. Anche se un giorno, per qualche motivo, la nostra favola dovesse finire sarà il nostro segreto, una sorta di patto tra noi».
Per Alice l’incubo inizia così, con la voglia di esplorare la propria sessualità e la fiducia nei confronti di chi diceva di amarla.
Amore e fiducia. Sentimenti che non dovrebbero diventare armi per fare del male, per ricattare, per vendicarsi.
Una vendetta talmente perfida e subdola che fa rimpiangere quei momenti, quell’apparente ingenuità, che fa sentire sporche, colpevoli. «Mi fidavo talmente tanto di lui che non lo ritenevo capace di farmi del male. Non immaginavo che quei filmati, un giorno, sarebbero finiti alla gogna mediatica dei social».
Sì, il “Revenge Porn” agisce così, nascosto nell’oscurità della rete, protetto da uno schermo fatto di “zero” e “uno”.
Una violenza da cui è difficile uscire perché il digitale ha le sue regole e i suoi lati oscuri.
Ma Alice non ci sta. Dopo le denunce, dopo tutto quello che ha passato, prende una decisione: «Al terzo falso profilo mi convinco a prendere in mano la situazione. Lui non ha alcun diritto di farmi del male! Non so se sia legale, ma decido di inviare il link del profilo a tutti i suoi contatti e familiari. In molte foto c’è anche lui. Voglio che tutti si rendano conto di cosa è capace di fare. […] Lui mi hai rubato la vita, ma io sarò la corda che gli dispiacerà aver tirato».
Puntata 3 – Lo specchio di cristallo
Una relazione che nasce con un like e una richiesta di amicizia. Alice vive una favola nel grigiore della quotidianità. Ma presto capirà di essere caduta in una rete da cui sarà difficile uscire.
«La mia esistenza è tenuta in ostaggio da una persona che mi ritiene di sua proprietà, una persona che ha deciso che dopo di lui, io, non avrò più diritto di possedere la mia vita».
Il podcast
“Io sono Alice” è un progetto di Noemi Cenero, Elena Ferrando, Ilaria Gherardi e Caterina Valletta. In collaborazione con il Centro Antiviolenza Mascherona di Genova e l’associazione URKA.
“Io sono Alice” è raccontato da Carla Signoris.
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