Bielorussia: “Abbiamo paura che la repressione possa essere ancora più forte”
Scritto da Angela Gennaro in data Agosto 9, 2020
La Bielorussia al voto. I seggi si sono aperti dalle ore 8 locali (le 7 in Italia) e si chiuderanno alle 20 (le 19 italiane). In tutto il paese e all’estero sono stati aperti, da martedì a ieri, i seggi elettorali utilizzabili da tutti quei cittadini che non possono votare oggi 9 agosto. Il presidente Aleksander Lukashenko, in carica dal 1994, cerca la rielezione per un sesto mandato. Colonne di mezzi militari sono arrivate nella notte a Minsk. Si temono bagni di sangue. E stanno controllando le auto all’ingresso di Minsk.
Сегодня ночью в центре Минска заметили военную технику. pic.twitter.com/D5utbSFgz5
— TUT.BY (@tutby) August 8, 2020
La sfida, per la prima volta nell’ultima dittatura d’Europa, c’è; e a fare paura a Lukashenko è una donna, Svetlana Tikhanovskaya. Gli altri candidati più forti – Sergey Tikhanousky (marito di Svetlana Tikhanouskaya), Valery Tsepkalo e Viktor Babariko – sono stati arrestati prima della pubblicazione dei risultati della raccolta di firme e per il momento rimangono in prigione. Tikhanovskaya non è sola: ha unito le forze con altre due donne.
На въездах в столицу сотрудники ГАИ и военные с автоматами проверяют автомобили. pic.twitter.com/c0tcwUa7iS
— TUT.BY (@tutby) August 9, 2020
L’Associazione Bielorussi in Italia è un gruppo di bielorussi che vivono e lavorano in Italia e che ha organizzato l’exit-poll a Roma, in questi giorni: a piazza Monte Tufone – vicino all’ambasciata di Bielorussia ma non esattamente all’entrata (come da approvazione della questura locale). Ho raggiunto in questi giorni la portavoce, Caterina Zuzuk, per Open. Le elezioni si svolgono in un clima caratterizzato da intimidazioni e repressione, con l’arresto da parte delle autorità bielorusse di alcuni giornalisti ed esponenti dei comitati elettorali dei candidati dell’opposizione. A fine luglio, inoltre, la vicenda poco chiara dell’arresto di 33 cittadini russi, presumibilmente parte del gruppo paramilitare Wagner.
“La società civile dimostra una cittadinanza molto attiva e una grande solidarietà nella sua richiesta di avere elezioni trasparenti e oneste anche sotto pressione, minacce e dure detenzioni durante le manifestazioni pacifiche”, dicono da La Supolka belarusau u Italii, l’Associazione Bielorussi in Italia.
Data la situazione epidemiologica non sono stati invitati gli osservatori indipendenti di commissioni centrali elettorali degli altri paesi del mondo. Ma allo stesso tempo, a questo ruolo, si sono stati candidati tanti volontari dalla società civile bielorussa. Hanno iniziato il loro lavoro il 4 agosto, quando è partita la votazione anticipata: hanno registrato numerose deviazioni ai diversi seggi elettorali; l’assenza delle tende alla cabina di votazione (per “ragione epidemiologica”), errori nella compilazione dei protocolli, promessa di vari bonus e regali per la votazione anticipata. In alcuni casi, agli osservatori non è stato permesso di entrare nei seggi nonostante la conferma ufficiale della loro registrazione.
I bielorussi all’estero hanno anche partecipato in modo attivo nell’organizzazione delle attività di monitoraggio ai seggi elettorali, presso le ambasciate bielorusse nel mondo. Alle uscite hanno condotto, da martedì a domenica, exit-poll – iniziativa proibita in Bielorussia. “Ad ora abbiamo fatto domande a 15 bielorussi di circa 30 totali che hanno votato all’ambasciata in questi giorni”, raccontava ieri Caterina Zuzuk. Oggi dalle 9.00 alle 13.00 sono ancora lì, mentre dalle 19.00 alle 21.00 organizzano una manifestazione pacifica in piazza della Bocca della Verità “per esprimere la nostra solidarietà con il popolo bielorusso e sensibilizzare l’opinione pubblica e i media sull’attuale situazione in Bielorussia”. “Visto che durante gli ultimi 2 mesi, nel nostro paese, le numerose manifestazioni pacifiche sono state soffocate violentemente da parte della polizia e dai soldati delle truppe interne (come accaduto con i ciclisti ieri a Minsk), con grande paura prevediamo che in Bielorussia la repressione potrebbe essere ancora più forte”.
In copertina TUT.BY
Ti potrebbe interessare anche:
- Stampati nel corpo, Raffaella Quadri per la rubrica Technomondo
- Bielorussia, una settimana di proteste. Oggi la grande marcia per la libertà
- Proteste in Bielorussia: la polizia picchia più forte che mai
- Bielorussia: ancora proteste nonostante le violenze. Ecco la marcia delle donne
- Bielorussia, la campagna elettorale più sporca nella storia del paese
- Bielorussia, tensioni e repressione. Exit poll: Lukashenko è all’80%
- La Bielorussia non si piega a Lukashenko. Tikhanovskaya si rifugia in Lituania
- Libano: cade il governo, ma alla piazza non basta di Barbara Schiavulli
- Corri Wilma, corri. Una favola sportiva alle Olimpiadi. Di Giuliano Terenzi per la rubrica Sportcast
- Madoff – Il più grande truffatore finanziario della storia USA, Pasquale Angius per la rubrica Economicando
- Un singolo passo: perché fare l’Erasmus? di Valentina Barile per la rubrica Un libro sul comodino
- Addio alla vigilessa del fuoco di Beirut
- Libano: metà dei centri sanitari non funzionano
- Israele ed Emirati normalizzano relazioni
E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici