La Russia sta all’Ucraina come la Cina sta a Taiwan?

Scritto da in data Marzo 1, 2022

Il 24 febbraio scorso l’aviazione dell’isola al largo del Mar Cinese ha denunciato la presenza di nove aerei militari cinesi nella sua zona di difesa (ADIZ, la zona d’indentificazione aerea), poche ore dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Le incursioni aeree, intensificatesi nelle ultime due settimane, hanno destato l’attenzione internazionale con l’ipotesi che Taiwan possa diventare una nuova Ucraina, aggredita e annessa dalla Cina: ma la presidente del governo taiwanese democraticamente eletto, Tsai Ing-wen, esclude qualsiasi parallelismo tra le due situazioni e assicura la solidarietà di Taiwan all’Ucraina.

Le incursioni aeree

Il passaggio di aerei cinesi nell’area ha sollevato riflessioni in merito alla posizione della Cina verso Taiwan, Stato auto-dichiaratosi indipendente de facto, ma formalmente della Repubblica di Cina. Secondo il ministero della Difesa di Taipei, quest’ultima missione cinese nell’area di Taiwan − la più vasta delle ultime due settimane − ha coinvolto 8 caccia cinesi J-16 e un aereo da ricognizione Y-8. In risposta sono stati inviati caccia taiwanesi di avvertimento e schierati missili di difesa aerea per «monitorare le attività».

Un rapporto pubblicato dal ministero della Difesa Nazionale ha rilevato che 554 incursioni militari aeree cinesi di diversa natura sono avvenute tra settembre 2020 e agosto 2021 e hanno portato l’isola ad aumentare lo stato di allerta, ma senza distogliere l’attenzione dall’invasione Ucraina.

Intanto il presidente americano Joe Biden ha inviato una delegazione di ex alti funzionari della Difesa e della Sicurezza a Taiwan guidata dall’ex presidente del Joint Chiefs of Staff, Mike Mullen, in segno di sostegno all’isola.

Divergenze in merito all’invasione Ucraina

Mentre il leader cinese Xi Jinping si è recentemente opposto alle sanzioni europee nei confronti della Russia, Taiwan si è allineata alle sanzioni internazionali dichiarando solidarietà all’Ucraina.

https://twitter.com/iingwen/status/1497551923503067137

Paralleli

Come l’Ucraina «fa parte della storia della Russia» secondo la narrazione che Putin offre, la Cina vuole «riportare Taiwan a casa» e vuole farlo entro il 2049, centenario della dinastia maoista. L’Ucraina, dall’anno della sua indipendenza nel 1991, è comunque rimasta Repubblica Socialista Federativa Sovietica e Putin vuole essere ricordato come colui che ha ripristinato i confini russi, in vista delle elezioni politiche del 2024. Taiwan è stata roccaforte dei nazionalisti di Chiang Kai-shek, e dopo la sconfitta nella guerra civile, dal 1949 è rimasta territorio cinese, ma di fatto si considera indipendente, sostenuta da Giappone e Stati Uniti.

http://https://www.youtube.com/watch?v=0cjM3CR4MZM

La guerra è cognitiva

Il governo di Taiwan ha affermato che non è appropriato collegare la situazione di Taiwan a quella dell’Ucraina poiché «le due nazioni sono completamente diverse e le persone non dovrebbero cercare di manipolare la situazione dicendo che l’Ucraina di oggi è la Taiwan di domani». La presidente Tsai Ing-wen e il premier Su Tseng-chang hanno ripetutamente sottolineato che i dipartimenti governativi dovrebbero intensificare gli sforzi per combattere «le forze esterne che usano il conflitto Ucraina-Russia per condurre una guerra cognitiva contro di noi». Gli aerei cinesi nella sua zona di difesa erano «lontani dall’isola, parte di uno schema di quella che il governo chiama la “guerra della zona grigia” progettata dalla Cina per logorare le forze taiwanesi facendole muovere regolarmente».

Il governo cinese ha anche affermato che le questioni di Ucraina e Taiwan non possono essere collegate poiché l’isola è sempre stata una parte inalienabile della Cina. Tuttavia, se le incursioni aeree cinesi avvengono, è anche per testare le reazioni di Taiwan: «Se i taiwanesi colpissero, anche per sbaglio, un aereo caccia cinese, potrebbero innescare la reazione di Pechino; se non lo facessero, legittimerebbero la sovranità di Pechino sull’isola».

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