Veronica Gago, tra scioperi e rivoluzione femminista

Sembra una vita fa quando nel mondo le piazze brulicavano di vita e il movimento femminista declinava le sue richieste in molti Paesi dei cinque continenti. Veronica Gago è parte del movimento Ni una menos che diede vita allo sciopero in Argentina e alle lotte contro la penalizzazione dell’aborto per cui scesero in strada milioni di donne e uomini.

Nell’intervista raccolta da Sara Pollice in occasione della scuola estiva di Be free! dal titolo Rivoluzione sia! e qui rielaborata, ha raccontato come la forza del movimento argentino sia stata, soprattutto, nel non chiudersi in politiche identitarie, ma nell’accogliere lotte da diversi fronti: il lavoro, la razza, il territorio.

Un approccio intersezionale e non statico, capace di fare richieste alle istituzioni e al tempo stesso essere rivoluzionario. Un approccio da cui probabilmente, tutti i movimenti dovranno ripartire quando l’epidemia da Covid19 finirà, lasciandoci probabilmente confrontare con situazioni di maggior sfruttamento e classismo di prima.

Le protagoniste

Verònica Gago

Veronica Gago è un’attivista del movimento argentino Ni Una Menos e docente alla Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Buenos Aires. Tra le sue pubblicazioni più recenti Neoliberalism from Below: Popular Pragmatics and Baroque Economies, Duke University Press, 2017. Molti suoi articoli sono stati pubblicati in Italia, tra questi “Otto tesi sulla rivoluzione femminista” pubblicato su Infoaut.

Sara Pollice socia della cooperativa Befree e operatrice antiviolenza dal 2014. Fa parte della staff organizzativa della scuola estiva di Befree dal 2014. La relazione tra donne, l’elaborazione collettiva e il confronto profondo – si legge sul sito delle Funambole – sia sul piano personale che su quello politico sono al centro di questa esperienza.

In copertina Segundo Paro Internacional de Mujeres – 8M – Paraná – Entre Ríos- Argentina. Marcha, manifestaciones e intervenciones artísticas, 8 marzo 2018. Wikicommons/Paula Kindsvater Musica del gruppo argentino Actitud Maria Marta

Potrebbe interessarti anche:

Turchia: Bella Ciao diventa il nuovo inno del “Resta a casa”

• Coronavirus, Yemen e violenza di genere
• Un super cervello antivirus
• Chiamatelo come volete, ma non guerra
• La cantante Noa in concerto per l’ospedale di Bergamo
• Il respiro del sub
• Turibolo ortodosso vs coronavirus
• Coronavirus, chiamatelo come volete, ma non guerra, di Barbara Schiavulli
• Balcani a rischio virus
• 250 italiani bloccati in Portogallo
• Coronavirus, a Wuhan nessun nuovo contagio
• 23 marzo 2020 – Notizie dalla Russia, di Giancarlo Castelli
• Sportcast – La rubrica sportiva di Giuliano Terenzi
• Coronavirus, ucraini bloccati al confine polacco di Julia Kalashnyk
• Cronache dal Caucaso ed Est Europeo di Julia Kalashnyk
• Il sesso ai tempi del coronavirus, di Gianna Melis
• Il Cremlino adotta le misure di contenimento contro un’eventuale epidemia da coronavirus in Russia
• Marcia delle donne in Ucraina, un movimento oppositore seppellisce il femminismo
• Gli affetti sospesi, Raffaella Quadri per la rubrica Approfondimenti
• Il notiziario di oggi

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici