Bielorussia: “rapita” Maria Kolesnikova, una delle leader di opposizione
Scritto da Julia Kalashnyk in data Settembre 7, 2020
Una delle tre leader dell’opposizione bielorussa, Maria Kolesnikova, è stata “rapita” questa mattina a Minsk verso le 10.05 vicino al Museo Nazionale d’Arte. Una testimone oculare di nome Anastasia ha raccontato a Tut.by che la Kolesnikova, riconosciuta dalla ragazza mentre le passava accanto, è stata caricata su un minibus con la scritta “Comunicazione” e portata via.
“L’ho superata e poi ho sentito il suono di un telefono che cadeva sull’asfalto e il rumore di passi: mi sono voltata e ho visto persone in borghese e passamontagna che spingevano Maria dentro un minibus. Il suo telefono è volato via, una di queste persone lo ha preso, poi è salito e sono partiti”, ha raccontato Anastasia a Tut.by. La testimone non ha filmato l’accaduto per paura di essere arrestata, visto che era molto vicina alle persone con il passamontagna.
La polizia di Minsk nega di avere trattenuto la donna. Anche il ministero degli Affari Interni della Bielorussia ha dichiarato di non avere informazioni sull’accaduto.
Il Consiglio di coordinamento dell’opposizione bielorussa ha immediatamente chiesto il rilascio dei suoi membri rapiti, tra cui anche Kolesnikova. L’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha scritto su Twitter che gli arresti arbitrari e i rapimenti per motivi politici in Bielorussia non sono accettabili.
Arbitrary arrests and kidnappings on political grounds in Belarus, including this morning's brutal actions against Andrei Yahorau, Irina Sukhiy & Maria Kalesnikova, are unacceptable. State authorities must stop intimidating citizens & violating their own laws and int. obligations
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) September 7, 2020
Invece un’altra leader dell’opposizione, la candidata alle presidenziali Svetlana Tikhanovskaya, ha definito il “rapimento” di Maria Kolesnikova “terrore da parte del regime”.
Maria Kolesnikova prima delle elezioni in Bielorussia, è diventata una delle tre leader dell’opposizione, con Svetlana Tikhanovskaya e Veronika Tsepkalo. Le ultime due sono state costrette a lasciare il Paese dopo le elezioni: Tikhanovskaya ora si trova in Lituania e Tsepkalo ha raggiunto suo marito Valery Tsepkalo a Kyiv, in Ucraina.
Foto di copertina: Dariya Buryakina / Tut.by
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